Bacca
Frutto policarpico indeiscente, con epicarpo sottile e membranoso, mesocarpo ed endocarpo carnosi, in cui sono immersi i semi (es. vite, ribes, uva spina, mirtillo, ecc.)
Baccello
Frutto secco deiscente, munito di sutura ventrale, che a maturità si apre in due valve racchiudenti i semi, tipico delle Leguminose (fagioli, lenticchie, piselli).
Bacilliforme
Simile ad un bastoncino, corto, con estremità arrotondate.
Baculovirus
Gruppo di virus all’interno del quale sono stati trovati molti patogeni di fitofagi.
Bagnabilità
Proprietà di un liquido di distendersi in strato sottile e continuo sulla superficie solida con cui viene a contatto.
Bagnante
Sostanza che riduce la tensione superficiale di un liquido e la tensione interfacciale tra il liquido e la pianta, aumentando il potere bagnante dei liquidi contenenti i fitofarmaci nei riguardi del vegetale stesso.
Balausta
Tipo particolare di bacca derivato da un concrescimento del calice che diventa coriaceo-membranoso con il pericarpo. Il mesocarpo e l’endocarpo risultano membranosi e suddivisi in logge dove si sviluppano i semi circondati da un caratteristico involucro carnoso (es. melograno)
Balaustra
Parapetto formato da una serie di elementi uguali poggianti su un basamento continuo e sormontati da una struttura anch’essa continua
BAN
British Approved Name (by British Pharmacopoeia Commission)
Bandatura nervale
Sintomo di infezione virale sistemica, consistente in una zona a pigmentazione più chiara o più scura lungo le nervature delle foglie.
Bandiera
Forma di allevamento in cui gli astoni vengono piantati con una inclinazione di 45° tutti nella stessa direzione lungo il filare mentre i rami che si svilupperanno nella parte dorsale degli astoni verranno inclinati nella direzione opposta e agganciati ai fili dell’armatura. Sulle branche che si formeranno si alleveranno le branchette fruttifere
Bar
Unità di misura della pressione; 1 bar = 100 kPa = 1,02 kg/cmq = 0,987 atmosfere.
Barbatella
Piantina di vivaio dotata di radici e da un fusto molto sottile ottenuta per autoradicazione. Si usa sovente per indicare piantine ottenute da talea appena radicate, oppure che provengono da ceppaia
Barbatella franca
Giovane vite ottenuta per radicamento di talee
Barbatella innestata
Giovane vite ottenuta per innesti-talea
Barbatellaio
Settore di vivaio destinato alla produzione di barbatelle, ottenute prevalentemente per taleaggio. Può essere ubicato in piena terra oppure in cassoni e/o bancali di radicazione. Spesso è suddiviso in più aree di cui alcune all’aperto adibite per il taleaggio delle piante a foglia caduca, e altre in serra per l’autoradicazione delle piante sempreverdi
Bark
Corteccia frantumata impiegata solitamente per la pacciamatura. Di frequente proviene dalle conifere.
Barra a ugelli irroranti
Tubo sigillato e forato attaccato all’annaffiatoio per distribuire il diserbante o altro liquido sulle piante o sul terreno.
Barra falciatrice portatile
Attrezzo per il taglio di siepi, cespugli, ecc, dotato di moto alternativo o rotativo e mosso, tramite un dispositivo pneumatico o idraulico, da apposito motore
Barriera cicatriziale
Strato di protezione prodotto dalle piante al fine di difendere i tessuti adiacenti non lesionati.
Basale
Dicesi di organo posto nella parte più bassa delle piante, ossia vicino alla parte centrale dell’organo di origine
Base
In chimica è un composto chimico che in soluzione acquosa si dissocia producendo ioni alcalini (OH). Può essere debole o forte. Quelle deboli hanno un coefficiente di dissociazione minore di 1 mentre quelle forti un coefficiente di dissociazione uguale a 1. In botanica è l’estremità più prossima del corpo, quella con cui si articola o si unisce a questo. E’ detta anche parte basale o prossimale
Basiblastia
Germogliamento iniziato a partire dalla parte basale
Basiblastia
Germogliamento iniziato a partire dalla parte basale
Basico
In chimica indica una sostanza il cui valore del pH è superiore a 7. In biologica è il numero fondamentale di cromosomi (= monoploide) di una cellula
Basico
In chimica indica una sostanza il cui valore del pH è superiore a 7. In biologica è il numero fondamentale di cromosomi (= monoploide) di una cellula
Basidio
Struttura della riproduzione sessuata, aploide, a forma di clava, dei basidiomiceti (es. carbone e ruggini) portante esternamente, per lo più in numero di quattro, le basidiospore.
Basidiocarpo
Corpo fruttifero di origine sessuale (organo che porta i basidii) dei funghi basidiomiceti.
Basidiomicete
Classe di miceti caratterizzata da micelio settato, sovente con unioni a fibbia, che produce spore di origine sessuale (basidiospore o sporidii) su un basidio.
Basidiospora
Spora aploide prodotta dal basidio.
Basipeta
Dicesi della direzione di accrescimento verso il basso dei rami e dei germogli
Basitonia
Sviluppo preferenziale dei germogli basali di un ramo rispetto a quelli terminali. Con la spuntatura o con l’inclinazione del tronco si equilibra lo sviluppo dei diversi germogli
Basofilo
Organismo che necessita di un substrato alcalino o subalcalino
Bassa densità
Impianti dove le piante sono disposte a distanze molto elevate lungo le file e tra le file. In generale le densità di impianto negli arboreti di questo tipo sono di circa 1.000 piante/ha nel caso di impianti di pomacee; meno di 500 piante/ha nel caso di pesco, albicocco, susino; meno di 400 piante/ha per ciliegio, loti, actinidia; circa 100 piante/ha negli impianti di olivo
Bassa tossicità
Basso grado di velenosità di un fitofarmaco.
Basso fusto
Albero le cui branche inferiori sono inserite sul tronco ad una distanza dal suolo inferiore ai 50 cm
Battericida
Sostanza attiva o agrofarmaco efficace contro i batteri.
Batterio
Microrganismo unicellulare, con nucleo riscontrabile solo in alcune fasi di sviluppo, parassita o saprofita. La cellula batterica è provvista di un involucro rigido chiamato parete cellulare ed il suo citoplasma è organizzato diversamente da quello delle cellule animali e vegetali (ad esempio non ha mitocondri ed il nucleo). I batteri fitopatogeni abitano gli spazi intercellulari degli organi vegetali interessati. Molti B. sono benefici, mentre altri sono causa di malattie
Batterio azotofissatore
Microrganismo eterotrofo non simbionte del terreno che, fissando l’azoto atmosferico non altrimenti utilizzabile dalla pianta, consente la trasformazione di questo in sostanze proteiche. Sono tipici i B. A. che vivono nell’apparato radicale delle Leguminose.
Batterio azotofissatore
Microrganismo eterotrofo non simbionte del terreno che, fissando l’azoto atmosferico non altrimenti utilizzabile dalla pianta, consente la trasformazione di questo in sostanze proteiche. Sono tipici i B. A. che vivono nell’apparato radicale delle Leguminose.
Batterio proteolitico
Microrganismo unicellulare in grado di demolire le strutture proteiche.
Batteriocina
Sostanza di tipo antibiotico prodotta da alcuni batteri; attiva contro ceppi della stessa specie o di specie affini.
Batteriofago
Organismo che infetta i batteri.
Batteriologia
Disciplina che si occupa dello studio dei batteri.
Batteriosi
Malattia causata da batteri.
Batteriostatico
Sostanza attiva o agrofarmaco capace di inibire o rallentare la moltiplicazione dei batteri.
Baumè
Strumenti idonei per la determinazione del grado di concentrazione (densità) di una soluzione, la cui scala (simbolo Bè) è una misura della densità di una soluzione acquosa.
BB
Esca in blocco
Bè
La scala di Baumè (simbolo Bè) è una misura della densità di una soluzione acquosa
Benthos
Animali e piante che vivono sul fondo di un lago o di un fiume
Berceaux
Pergolato ad armatura curvilinea, rivestito da piante rampicanti ornamentali
Bersaglio
Pianta, animale, ecc., che vengono trattati con agrofarmaci, trappole, insetti utili.
Bersò
Dal francese berceaux, indica pergolato ad armatura curvilinea, rivestito da piante rampicanti ornamentali
Betilide
Famiglia di insetti aculeati dell’ordine degli Imenotteri, parassiti ectofagi delle larve di Lepidotteri e Coleotteri.
Betuleto
Bosco rado misto di betulla, faggio e castagno; raramente la betulla forma boschi puri.
Bicellulare
Formata da due cellule
Biciliato
Che ha due ciglia.
Bidone
Forma di allevamento libera, tipica soprattutto del pesco, che non prevede potature per i primi anni ma solo dopo alcune produzioni elevate
Bifido
Organo che si biforca.
Biflagellato
Che ha due flagelli.
Biflora
Si dice di spighetta contenente due fiori.
Bilancio dell’azoto
Procedimento analitico di calcolo mediante il quale si determina la dose di azoto per una corretta concimazione della coltura. Composto da numerose voci, non sempre facili da quantificare, rappresenta il saldo fra le quantità richieste dalla coltura e i contributi forniti dalle diverse componenti: le precipitazioni atmosferiche, i nitrati presenti nel profilo, la mineralizzazione della sostanza organica del suolo, di quella apportata con i liquami, di quella derivante dai residui colturali, ecc.
Bilomento
Tipo particolare di frutto secco indeiscente che si fraziona a maturità in tanti articoli contenenti ognuno un seme
Binucleato
Con due nuclei.
Bioaccumulo
Processo mediante il quale alcuni composti chimici diventano più concentrati negli organismi posti ai livelli più alti della rete alimentare
Biocenosi
Associazione biologica di specie vegetali e animali, in condizioni ambientali determinate che ne consentono l’alimentazione e la riproduzione. Rappresenta la componente biologica di un ecosistema. (Biocenosis)
Biocida
Prodotto impiegato in agricoltura nella lotta contro i diversi fitoparassiti.
Biodegradabile
Dicesi di materiale che può essere decomposto da microrganismi
Biodegradabilità
Proprietà delle sostanze organiche biologiche di essere degradate da organismi viventi fino a trasformarsi in elementi più semplici. (Biodegradability)
Biodegradazione
In senso lato si intende ogni processo di degradazione di sostanze complesse in sostanze più semplici ad opera di organismi viventi. Avviene in larga misura nel terreno, ad opera, soprattutto, della microflora e microfauna
Biodisponibilità
Quando un elemento o composto presente nel terreno non è totalmente disponibile per la biosfera, definisce quella parte della quantità totale immediatamente e direttamente utile alla vita vegetale o animale.
Biodiversità
Esistenza di differenti organismi vegetali e/o animali associati e integrati nella costituzione di comunità biologiche. (Biodiversity)
Bioelemento
Elemento che costituisce la materia organica (C, H, 0, N, S, P) o che è necessario alla vita (K, Ca, Mg, Na, ecc.)
Biofago
Organismo che si ciba di materiale vivente
Biofitofarmaco
Fitofarmaco la cui componente attiva è costituita da un microrganismo, virus, nematode entomopatogeno o sostanza di origine biologica/naturale.
Biogeochimico
(Ciclo) movimento di elementi o composti tramite organismi viventi e nell’ambiente abiotico
Bioinsetticida
Si distinguono 5 gruppi di mezzi di lotta biologica contro gli insetti: agrari, fisici, meccanici, biologici, chimici.- Mezzi di lotta agrari: comprendono mezzi di natura agronomica, quali la scelta della natura del suolo, la scelta delle sementi, la lavorazione del terreno, la scelta delle specie e varietà da coltivare, le potature, la consociazione delle piante, ecc.- Mezzi di lotta biologici: sono costituiti da materiale biologico, quale bacilli (es. Bacillus thuringiensis), insetti, funghi, virus, nematodi, protozoi, ecc.- Mezzi di lotta chimici: comprendono tutti i mezzi di natura chimica in grado di provocare la morte diretta (per ingestione, per contatto, ecc.) dei fitoparassiti, o di allontanare i medesimi (repellenti per passeracei, ecc.) dalle colture.- Mezzi di lotta fisici: comprendono una serie di mezzi fisici, quali il fuoco, l’acqua, la luce, gli ultrasuoni, l’elettricità, le alte o basse temperature, le radiazioni atomiche, ecc.- Mezzi di lotta meccanici: consistono in una serie di pratiche, quali: a) l’uccisione diretta dei fitoparassiti con uncinamenti, spazzolature, scortecciamenti; b) la raccolta diretta o indiretta, con esche o trappole, dei fitoparassiti; c) la creazione di sbarramenti e isolamenti, in grado di convogliare i fitoparassiti in luoghi dove possano essere distrutti.
Biologia
Termine dal significato assai vasto che comprende tutte le scienze che studiano gli esseri viventi, definendone le leggi generali che ne regolano il ciclo vitale. E’ suddivisa nelle branche fondamentali della morfologia (studio della forma) e della fisiologia (studio delle funzioni).
Bioma
Comunità estesa geograficamente, caratterizzata da un particolare paesaggio determinato dalla presenza di specie dominanti
Biomassa
Peso della sostanza vivente, espresso generalmente come peso secco per unità di superficie (Biomass). La B. è’ formata da organismi produttori di nutrimento (soprattutto piante verdi) e da consumatori (animali, funghi, bateri) che decompongono sostanze complesse liberando sostanze inorganiche utilizzabili dai produttori.
Biomassa permanente
Biomassa o numero di individui presenti ad un determinato istante
Biomasse da miceli
Bionte
Componente unito ad un altro attraverso l’innesto
Biopsia
Prelievo e analisi di tessuti interni.
Biordinata
Particolare disposizione assunta dagli uncini ambulacrali nel caso in cui, pur essendo inseriti in una sola serie, presentano elementi di due lunghezze diverse.
Bioregolatore
Sostanze che svolge funzioni importanti nella vita degli animali e delle piante, quali enzimi, ormoni e vitamine.
Bioregolatore vegetale endogeno
Composto organico elaborato della pianta, capace di esercitare una funzione di controllo (promozione o inibizione) dei vari processi fisiologici
Biosfera
Parte superficiale della sfera terrestre dove hanno sede tutti gli organismi viventi.
Biosistemia
Proprietà di particolari agrofarmaci sistemici, di stimolare le naturali sostanze di difesa delle piante, consentendo, in tal modo, una protezione biologica indotta.
Biostimolante
Sostanza che, somministrata ad un organismo vivente, è in grado di stimolare alcune funzioni fisiologiche senza significativi apporti energetici.
Biostimolazione
E’ accertato che talune delle principali funzioni delle piante, quali la respirazione e la fotosintesi, sono influenzate in presenza di particolari sostanze del gruppo degli steroidi. Lo scopo da perseguire, con tecniche biologiche, è quello di pilotare tali fenomeni al fine di conseguire nei vegetali stimolati una maggiore attitudine produttiva.
Biotecnologie
Utilizzazione integrata della biochimica, della microbiologia e dell’ingegneria genetica per la realizzazione di applicazioni tecnologiche partendo dalle proprietà dei microrganismi, delle colture cellulari o di altri agenti biologici. Nel settore forestale le B. sono riconducibili a tre aree principali: l’uso di metodi di riproduzione vegetativa, l’uso di marcatori genetici e la produzione di organismi geneticamente modificati (OGM) o alberi transgenici.
Biotico
Aggettivo che qualifica i fattori trofici e quelli che influenzano la distribuzione delle popolazioni: effetti di gruppo e di massa, competizione, predazione, parassitismo. In patologia vegetale dicesi di alterazione delle piante causata da organismo vivente
Biotipo
Complesso di individui con identico patrimonio ereditario, che differiscono in proprietà biochimiche, fisiologiche o di comportamento. In botanica il termine viene usato per indicare una «razza fisiologica».
Biotopo
Luogo in cui vive una determinata specie animale o vegetale, inteso come l’ecosistema costituito da fattori fisici dell’ambiente (clima, terreno, orografia, ecc.) e sostanze chimiche (organiche e inorganiche). (Biotope)
Biotrituratore
Macchina che sminuzza ramaglie e scarti organici producendo un macinato omogeneo facilmente attaccabile dai microrganismi che decompongono i tessuti formando un terricciato organico impiegato come compost
Bipettinata
(di antenna) avente gli antennomeri provvisti di lunghi processi digitiformi su ambedue i lati.
Bipolare
Alle due estremità.
Biseriato
In doppia serie.
Bitubulare
Che ha tubo dentro un altro tubo.
Bitunicato
Che ha due pareti
Bituride
Famiglia di insetti dell’ordine dei Coleotteri
Bivalve
Organo formato da due valve
Biverticillato
Che ha ramificazioni a due livelli, come in alcune specie di Penicillium.
Bivoltina
Specie avente due generazioni per anno.
Blastia
Sequenza di schiusura primaverile delle gemme lungo il ramo
Blastospora
Propagulo prodotto da molti ifomiceti nell’emolinfa dell’insetto ospite od in coltura liquida, per frammentazione delle ife.
Blend
Associazione di due o più cultivar di una stessa specie, impiegate per la costituzione del tappeto erboso.
Blocchetto di torba
Blocchetto di composta a base di torba ottenuto per compressione con uno stampo. E’ usato per la semina e il trapianto.
Boccio
Gemma in cui è racchiuso il fiore non ancora aperto
Bocciolo
Fiore non ancora schiuso
Bocciolo fiorale
Fiore non ancora schiuso
BOD5
Richiesta biochimica di ossigeno a cinque giorni. E’ la quantità di ossigeno richiesta per ossidare, tramite respirazione dei microrganismi presenti, la sostanza organica biodegradabile presente in un campione di refluo posto a incubare per cinque giorni a 20°C. E’ un indice della sostanza organica biodegradabile presente.
Bombilide
Famiglia di ditteri con adulti forniti di apparato boccale succhiatore non perforante molto allungato, che librandosi in volo rimangono quasi fermi per succhiare il nettare dai fiori. Le loro larve vivono invece come parassite di altri insetti.
Bombo
Insetto impollinatore della famiglia degli imenotteri sociali, potenzialmente pericoloso perchè dotato di pungiglione come api e vespe dalle quali si distingue per le maggiori dimensioni. Costruisce favi interrati
Bonifica sanitaria
Distruzione delle piante o parti di piante infette o infestate.
Bonsai
Sono alberi o arbusti costretti ad assumere proporzioni ridotte ed aspetto armonioso ed artistico per mezzo di una antica tecnica orientale di coltivazione delle piante che ne prevede la miniaturizzazione attraverso una serie di potature della chioma e delle radici, oltre che piegature dei rami e del fusto. I B. sono originari del Giappone dove talora si rinvengono allo stato naturale per effetto di particolari condizioni climatiche ed ambientali.
Borato di calcio
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto a partire da colemanite o da pandermite contenente essenzialmente dei borati di calcio. Titolo minimo: 7% B totaleDefinizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Borato di potassio
Concime a base di un microelemento. Prodotto ottenuto per via chimica contenente come componente essenziale l’ottoborato di potassio e le sue forme polidrate. Titolo minimo: 10% B solubile in acquaDefinizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Borato di sodio
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto per via chimica contenente come componente essenziale un borato di sodio. Titolo minimo: 10% B solubile in acquaDefinizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Borlanda
Residuo della distillazione di liquidi idro-alcoolici ottenuti per fermentazione di sostanza zuccherine.
Borlanda essiccata
Borlanda fluida
Borlanda vitivinicola essiccata
Concime organico azotato. Prodotto ottenuto dal trattamento di residui del ciclo vitivinicolo. Titoli minimi: 1% N; 10% C organicoDefinizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Borlanda vitivinicola fluida
Concime organico azotato fluido. Sospensione ottenuta dal trattamento di residui del ciclo vitivinicolo. Titoli minimi: 1% N; 10% C organicoDefinizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Boro
Elemento chimico avente per simbolo B. Si trova in natura nel borace e nell’acido borico.
Boro etanolammina
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto per reazione dell’acido borico con etanolammina. Titolo minimo: 8% B solubile in acquaDefinizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Borragoide
Infiorescenza cimosa, con ramificazione antidroma (es. cincinno, fiore delle Borraginaceae: formato da un asse principale che termina con un fiore sotto il quale nascono uno (cima unipara) o due (cima bipara) rametti secondari terminanti anch’essi con un fiore e a loro volta ramificati sotto ad esso).
Borsa
Caratteristico ingrossamento della base del peduncolo fiorale, ricco di sostanze di riserva, caratteristica di alcune pomacee. Si forma durante l’ultima fase di accrescimento del frutto derivato dall’infiorescenza, è persistente e può portare gemme che possono dare origine a lamburde o brindilli
Borsa fruttifera
Parte fruttifera di un rametto di pero contenente materiali di riserva e fornita di gemme a fiore.
Bosco
Complesso di piante arboree, per lo più spontanee, che popolano una determinata zona in numero tale da eccedere, con la loro copertura, il 50% della superficie e da assicurare una apprezzabile produzione di legno
Bosco alveale
Boscaglia o bosco igrofilo, situato nel greto o lungo le rive dei corsi d’acqua anche nelle zone interne, costituito da salici di varie specie, pioppi spontanei e talvolta ontano nero.
Bosco planiziale
Bosco igrofilo o mesoigrofilo di pianura, di latifoglie miste, fra cui pioppo bianco, pioppo nero, ontano nero, frassino meridionale, e talvolta con farnia e carpino bianco.
Bostrichide
Coleottero della omonima famiglia con adulti che presentano la parte dorsale del primo segmento toracico (pronoto) molto sviluppata e che ricopre il capo.
Botanica
Disciplina delle scienze biologiche che si studia il regno vegetale sia dal punto di vista sistematico sia da un punto di vista anatomico-funzionale.
Botrytis
Genere di funghi imperfetti caratterizzato dal possedere conidiofori eretti, inizialmente semplici e poi ramificatisi nella parte apicale, portanti conidi ovali, unicellulari, ialini o scarsamente colorati. Numerose sono le specie appartenenti a questo genere, di rilevante importanza in quanto agenti di malattie delle piante (B. cinerea, B. Alli e squamosa, ecc.)
Botticella
Stadio vegetativo precedente la spigatura.
Bottinatrice
Ape destinata alla raccolta di nettare e polline per le esigenze dell’alveare.
Bottone
Gemma a frutto ingrossata
Bottone fiorale
Gemma a fiore rigonfia tanto da fare intravedere il colore dei petali.
Bouchè – Thomas
Sistema di allevamento ottenuto piantando gli astoni inclinati (a circa 30°) in direzione del filare ed opposti due a due; successivamente si allevano branche oblique (sempre a 30°) in direzione opposta a quella delle branche sulle quali sono inserite. Così procedendo si allevano branche disposte nella direzione del filare ed alternativamente opposte fra loro.
Bozzolo
Struttura costruita dalle larve degli insetti (soprattutto Lepidotteri) entro la quale si compiono l’impupamento (incrisalidamento nel caso dei lepidotteri) e la metamorfosi in adulto. Può identificarsi con l’ibernacolo quando è utilizzato dalla larva anche per svernare. Nella sua forma più comune è fabbricato utilizzando la seta prodotta dalle ghiandole sericipare, site nel torace, e fatta defluire all’esterno attraverso la filiera disposta all’estremità del labbro inferiore. Il bozzolo può essere di struttura serrata e compatta oppure rada e più o meno trasparente (ed in questo caso la larva può anche utilizzare nel tesserlo, parte della peluria che riveste il suo corpo). A questo tipo di bozzolo possono spesso aderire dei corpuscoli estranei, come terriccio, frammenti di vegetali ecc., che oltre a rinforzare raggiungono anche lo scopo di mimetizzare la struttura nell’ambiente circostante. I bozzoli possono essere soffici, flessibili, rigidi o pergamenacei. La forma potrà andare dall’ovoidale alla ellittica più o meno allungata fino alla fusiforme. In taluni casi i bozzoli possono essere fabbricati l’uno vicino all’altro, con pareti in comune, venendo così a creare degli agglomerati.
BR
Matrici a erogazione controllata della materia attiva nell’acqua. Briquette
Brachiblasto
Asse vegetativo (ramo o fusto) caratterizzato da limitati accrescimenti annui
Brachittero
Insetto fornito di ali atrofizzate, incapace di volare.
Brachizzante
Fitoregolatore che agisce inibendo od ostacolando, direttamente o indirettamente, la crescita di determinati organi delle piante.
Brachizzato
Termine indicante uno sviluppo ridotto e atrofizzato di un organo o di un individuo.
Brachizzazione
Contenimento dello sviluppo vegetativo delle piante causato da fattori naturali (malattie, stress climatici, fitofagi, ecc.) od antropici (pratiche agronomiche, trattamenti chimici, inquinamento, ecc.).
Braconide
Famiglia di Imenotteri terebranti parassiti endofagi ed ectofagi delle larve di Lepidotteri, Ditteri, Coleotteri ed Imenotteri.
Branca di primo ordine
Prima branca, o primo palco di branche, a partire dal basso di un tronco o di una branca
Branca di secondo ordine
Seconda branca, o secondo palco di branche, a partire dal basso di un tronco o di una branca
Branca primaria
Branca inserita direttamente sul tronco
Branca principale
Branca inserita direttamente sul tronco
Branca secondaria
Branca inserita su di una branca primaria
Branche di sfruttamento
Branche non permanenti che vengono eliminate appena cessa la loro funzione di rivestimento o diminuisce la loro efficienza produttiva
Branche esaurite
Branche che hanno avuto una forte produzione ma non hanno mantenuto un’adeguato rinnovo vegetativo
Brattea
Foglia più o meno modificata che accompagna fiori e infiorescenze e che può assumere varie colorazioni. Può avere funzione protettiva, ad esempio dei boccioli fiorali, ma anche vessillifera, nettarifera o disseminatrice.
Brecciolino
Ghiaia o pietrisco usati nella pavimentazione.
Brevetto
Il brevetto per nuove varietà vegetali è un titolo che conferisce al suo detentore, o costitutore varietale, il monopolio di sfruttamento temporaneo di nuove varietà da lui selezionate. Il titolare, una volta acquisito questo certificato, ha diritto esclusivo di commercializzare direttamente la nuova varietà e di cedere ad altri la possibilità di sfruttare la novità vegetale dietro compenso ed entro un limite temporale e territoriale. Può vietarne a terzi la produzione o la vendita e può richiedere la protezione brevettuale con estensione dei diritti al solo territorio nazionale o su tutto il territorio della comunità europea o, in alcuni casi, anche a livello internazionale
Brevicaule
Pianta a fusto contratto, molto breve
Brindillo
Esile ramo e poco sviluppato in lunghezza, tipico delle pomacee e delle drupacee, provvisto di una gemma terminale a frutto nelle prime e a legno nelle seconde; le gemme laterali sono a legno nelle pomacee e a fiore nelle drupacee
Brix (grado)
Unità di misura del grado zuccherino rilevato mediante rifrattometria.
Bronzatura
Alterazione dovuta a piccole macchie a causa delle quali le foglie assumono una pigmentazione bruna con sfumatura bronzea. Questo sintomo è preceduto da un’ingrossamento delle nervature delle foglie apicali che si accartocciano e da un ripiegamento del rachide verso il basso.
Brucatura
Raccolta manuale delle olive eseguita direttamente dall’albero
Bruciatura
Lesione di tessuti delle piante a causa di infezioni, carenza di qualche elemento, danni da agenti chimici o da fattori climatici.
Brughiera
Terreno acido a tessitura anche ghiaiosa in cui predomina il brugo: frequente nelle zone pedemontane con precipitazioni particolarmente abbondanti. Il terreno della B. (spesso sabbioso e argilloso) è caratterizzato dalla scarsa presenza di humus e sali solubili e presenta una vegetazione rada composta prevalentemente dal brugo (Calluna vulgaris), dall’erica e dalla ginestra. In Italia, ambienti di brughiera sono diffusi nella zona pedemontana compresa tra il Ticino e l’Adda. Con questo termine si indica anche una formazione vegetale caratterizzata da vegetazione arbustiva tipica dei terreni asciutti e climi temperati
Brusone
Termine generico per lo sviluppo improvviso di malattie che provocano disseccamento o distruzione di tessuti fogliari, fiori, fusti, piante intere. Per lo più sono colpiti particolarmente tessuti giovani. Sovente questo termine è accoppiato col nome dell’organo colpito (es. seccume delle foglie, seccume apicale, ecc.).
Btk
Bacillus thuringiensis var. kurstaki.
Bucatrice
Piccola trivella verticale, impiegata nell’areazione dei terreni dei tappeti erbosi, munita di fustelle che pentrano nel terreno asportandone dei cilindretti di 5-10 cm di lunghezza che vengono successivamente depositati sulla superficie stessa
Bucatura
Operazione di arieggiamento del terreno di un tappeto erboso eseguita con una macchina, la bucatrice, che penetrando nel terreno asporta cilindretti di terra alti 5-10 cm. In seguito si riempiono i fori con un miscuglio di sabbia, terriccio e semente.
Buccia
La parte più esterna del frutto.
Bulbetto
Bulbo molto piccolo
Bulbilli
Organi di riproduzione agamica (asessuata) formati da gemme le cui foglioline si riempiono sostanze di riserva. I B. si originano per proliferazione della pianta madre in diverse parti della stessa: come organi sotterranei, nell’ascella fogliare, lungo lo stelo o nell’infiorescenza.
Bulbo
Organo (fusto) di riserva e di protezione di alcune piante costituito dai catafilli (o squame), cioè foglie modificate, e dalla gemma, situata in posizione centrale al B. I catafilli più esterni, di consistenza papiracea, hanno funzione protettiva, mentre quelli interni, carnosi, accumulano sostanze nutritive e acqua. Se i catafilli sono interi e avvolgenti interamente il B., si dicono tunicati, se sono costituiti da più elementi separati sono detti squamosi.
Bulbo-tubero
Bulbo che ha il caule (fusto), situato nella parte centrale assieme alla gemma, che si ingrossa assumendo la struttura di un piccolo tubero (come ad es. nei Crocus e nel Gladiolo).
Bulbosa
Pianta il cui organo sotterraneo (bulbo, bulbo-tubero, tubero, rizoma, cormo) ha funzioni di riserva, cioè di accumulo di sostanze per la formazione delle strutture vegetative e fiorali dell’anno successivo.
Burr-knot
Iperplasia che si forma sui rami o sul tronco di alcuni alberi in seguito allo sviluppo di radici preformate che fuoriescono in condizioni favorevoli di umidità
Bursa
Prominenza cuticolare nella parte posteriore dei maschi di alcune specie di nematodi.