Sabbia
Particella solida del terreno avente un diametro ideale tra 2 e 0,05 mm.
Saccello
Frutto (capsula) delle chenopodiacee.
Sacchetto idrosolubile
Sacchetto costituito da un sottile velo di plastica – caratterizzato da elevata resistenza – contenente la formulazione del fitofarmaco; tale velo, che si dissolve rapidamente nell’acqua, isola completamente il prodotto dall’ambiente e dall’operatore. Con i sacchetti idrosolubili è facilitata la preparazione della miscela e si consente di smaltire le confezioni vuote, non contaminate, senza accorgimenti particolari.
Sacco ovigero
Struttura cerosa formata in occasione dell’ovodeposizione nella quale si trovano numerose uova.
Safener
Sostanza capace di proteggere una pianta coltivata dall’effetto di un erbicida selettivo. Funziona come antidoto rendendo l’erbicida perfettamente selettivo anche in stadi della coltura (es. iniziali) sensibili all’azione dell’erbicida stesso.
Saggio biologico
Determinazione dell’attività di un preparato mediante la misurazione della risposta prodotta in organismi viventi.
Saggio sierologico
Tecnica di laboratorio che mediante l’uso di sieri animali, adeguatamente preparati, consente di rilevare specificamente patogeni o loro parti.
Saldatura
Unione intima e definitiva di due bionti innestati fra loro.
Sale
Tipo di formulazione degli erbicidi acidi, nei quali la funzione acida viene salificata con basi forti o più comunemente con basi deboli. I sali sono meno volatili e quindi creano meno problemi di deriva.
Sale amaro
Sale di cobalto
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto per via chimica e contenente come componente essenziale un sale minerale di cobalto. Titolo minimo: 19% Co solubile in acqua. Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Sale di Epsom
Sale di ferro
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto per via chimica contenente come componente essenziale un sale ferroso (FeII). Titolo minimo: 12% Fe solubile in acqua. Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Sale di manganese
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto per via chimica contenente come componente essenziale un sale minerale di manganese (II). Titolo minimo: 17% Mn solubile in acqua Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Sale di rame
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto per via chimica contenente come componente essenziale un sale minerale di rame. Titolo minimo: 20% Cu solubile in acqua. Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Sale di zinco
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto per via chimica contenente come componente essenziale un sale minerale di zinco. Titolo minimo: 15% Zn solubile in acqua. Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Sale grezzo di potassio
Sale grezzo di potassio arricchito
Sale potassico B.T.C. (a basso tenore di cloruri)
Sali misti azotati
Concime azotato solido. Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela, come prodotto collaterale, contenente azoto in forme diverse. Titolo minimo: 10% N Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Sali misti fosfatici
Sali misti potassici
Salicaceae
Famiglia di piante legnose a portamento arboreo o arbustivo. Foglie: caduche, semplici, picciolate, alterne. Infiorescenze ad amento Frutti: capsule con valve che racchiudono semi di piccole dimensioni, provvisti di peli che ne favoriscono la dispersione anemofila.
Saliceto
Boscaglia di greto e delle rive dei corsi d’acqua, costituita da salici arborei o cespugliosi, spesso accompagnati da pioppo bianco e nero, più raramente con ontano nero e frassino meridionale.
Salina
Deposito naturale di sale comune o altri sali; una soluzione salina isotonica ha la medesima pressione osmotica dei liquidi fisiologici del corpo.
Salinizzazione del suolo
Processo di accumulo di sali solubili sulla superficie o all’interno del profilo. Un suolo si definisce salino quando la conducibilità dell’estratto saturo (Ece) supera 4 mS/cm.
Salmonella
Genere appartenente al gruppo degli entero-batteri, batteri Gram-negativi, ospiti del tratto intestinale, responsabili di malattie enteriche nell’uomo e negli animali.
Salso
Che contiene sali, di solito cloruro di sodio
Samara
Frutto secco indeiscente, simile all’achenio, dotato di organi di volo ad ala (Fraxinus, Acer)
Sangue fluido
Concime organico azotato fluido. Sospensione ottenuta dal sottoprodotto della macellazione decoagulato, concentrato e aggiunto di idoneo conservante. Titoli minimi: 4% N; 14% C organico Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Sangue secco
Concime organico azotato. Sottoprodotto della macellazione essiccato e polverizzato. Titolo minimo: 9% N Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Sapindaceae
Legnose a portamento arboreo o arbustivo. Foglie: caduche, composte, ad inserzione alterna. Frutto: capsula, bacca o drupa.
Saprofago
Specie animali (insetti, ecc.) che si nutrono di sostanze organiche in decomposizione.
Saprofita
Organismo vegetale che si nutre parzialmente o esclusivamente di sostanze in decomposizione.
Sarchiatrice
Macchina costituita un telaio formato da barre orizzontali e trasversali alla direzione di avanzamento sulle quali sono montati gli organi operatori. Il telaio, rigido, può essere previsto per l’accoppiamento portante o trainante al trattore, venendo in questo caso montato su due o più ruote. Gli utensili fissi possono essere rigidi o elastici, con organi di lavoro a forma di vanghegge di varie dimensione, curvature o foggia, secondo delle particolari esigenze. Viene impiegata per la rottura di croste superficiali, per la sarchiatura e per l’arieggiatura del terreno, se dotata di zappette a doppio tagliente utili a smuovere e a rimescolare il terreno superficiale e munite di dispositivi arieggiatori, oppure per la rincalzatura, se dotata di corpi lavoranti particolari, atti a spostare il terreno dalle interfile ai piedi delle piantine. In alcuni casi, si possono impiegare macchine dotate contemporaneamente di più utensili al fine di associare più operazioni contemporaneamente (per esempio il lavoro di sarchiatura a quello di arieggiatura o di rincalzatura)
Sarchiatura
Lavorazione del terreno che consiste nel taglio o nel rimescolamento dello strato superficiale dell’interfila. Viene effettuata per diversi scopi tra i quali distruggere meccanicamente le erbe infestanti, favorire la circolazione dell’aria nel terreno, agevolare nei climi freddi la penetrazione nel terreno del calore solare o ridurre l’evaporazione dell’acqua, interrompendo la capillarità del terreno, per trattenere l’umidità
Sarcofagino
Dittero della famiglia dei sarcofagidi.
Sarmento
Tralcio lungo e flessibile ricadente verso terra (rampicante)
Sarmentosa
Pianta che produce getti basali lunghi e flessibili da guidare su muri e recinzioni. A volte è dotata di organi di sostegno (es. rose e vite)
Saxicolo
Che svolge la propria esistenza su sassi o rocce.
Saxifragaceae
Famiglia di piante erbacee o arbustive. Foglie: caduche o persistenti, semplici variamente disposte. Fiori: raggiati, solitari o riuniti in racemi o corimbi. Frutto: a capsula o a follicolo.
Sbarbettatura
Asportazione delle radici emesse al disopra del punto d’innesto. Serve per ostacolare l’affrancamento
Sbocciolatura
Eliminazione di boccioli fiorali singoli o a grappoli, per ottenere pochi fiori più grandi.
Sbottonatura
Eliminazione delle gemme o dei getti superflui che stanno appena cominciando a crescere.
Scabbia
Area ruvida, indurita, simile a una crosta; è sintomo di malattia.
Scabro
Non liscio, rugoso.
Scabrosità
Caratteristica di molte foglie ruvide al tatto.
Scacchiatura
Asportazione dei germogli inutili che compaiono sui tronchi o sui rami. Operazione normalmente eseguita dopo l’innesto per eliminare i germogli del soggetto
Scaglia
Speciale tricoma appiattito che riveste la pagina inferiore delle foglie, conferendo un colore albescente o ferruginoso. Nei bulbi si chiamano scaglie (o catafilli) le foglie trasformate in organi di riserva, ingrossate, che racchiudono le gemme che sbocceranno l’anno successivo (es. bulbo di cipolla, aglio, giacinto)
Scamiciatura
Termine usato per indicare comunemente la liberazione del frutticino dai residui fiorali.
Scapo
Il primo segmento dell’antenna dell’adulto, generalmente molto più robusto dei successivi e con forma diversa da questi
Scapo fiorale
Parte del fusto che reca i fiori
Scarificatore
Macchina operatrice trainata per lavorazioni profonde del terreno finalizzate al ripristino della permeabilità idrica in terreni compattati favorendo la penetrazione dell’acqua e delle sostanze nutritive nello strato attivo sottostante. E’ costituito da un telaio trasversale all’avanzamento portato sull’attacco a tre punti del trattore, sul quale sono fissate ancore di lavorazione in numero variabile che possono essere di forma diversa a seconda dell’operazione che devono svolgere. Le più usate sono quelle dotate alla base di uno scalpello stretto e lungo, che insieme alla parte ricurva dell’ancora taglia e solleva l’intera suola di aratura per farla ricadere dietro di sè completamente sbriciolata
Scarificatura
Operazione di areazione del prato effettuata mediante arieggiatori muniti di lame che incidono le incrostazioni superficiali e smuovono il feltro erboso.
Scarificazione
Trattamento chimico o meccanico applicato ai semi «duri» per facilitarne la germinazione
Scasso
Lavorazione profonda del terreno che si esegue prima dell’impianto degli arboreti. Ha lo scopo di di creare condizioni di sofficità, anche se temporanea e solo a una certa profondità, in modo che le radici degli alberi si approfondiscano con facilità. Si pratica dopo le operazioni preliminari e prima delle lavorazioni complementari
Scelionide
Famiglia di piccoli imenotteri con larve parassite delle ooteche o delle uova di altri insetti.
Scerbatura
Sradicamento manuale delle erbacee infestanti
Scheda di sicurezza
Scheda contenente le informazioni relative alle sostanze pericolose, che consentono di prevenire i rischi dovuti al loro uso e stoccaggio.
Scheletro
Impalcatura di sostegno della parte epigea di un albero formata dal tronco, dalle branche e dai rami.
Scheletro del terreno
Schiarimento nervale
Sintomo di infezione da virus, consistente in clorosi di una sottile porzione del tessuto fogliare adiacente alle nervature.
Schisandraceae
Famiglia di Dicotiledoni comprendente 2 generi e 47 specie lianose, aromatiche e glabre. Le foglie sono semplici, alterne, stipole assenti. Fiori piccoli, dal ricettacolo allungato, solitari o raccolti in numero scarso in infiorescenze ascellari. I generi sono: Kadsura e Schisandra.
Schiusa
Fase di fuoriuscita di un organismo dall’uovo.
Schiusura della gemma
Momento in cui le gemme si ‘aprono’ e si manifestano le foglie o i fiori
Sciafila
Pianta che predilige zone ombreggiate anzichè il pieno sole.
Scissione
Tipo di divisione cellulare: consiste nella divisione di tutto l’organismo in due.
Scisto
Roccia metamorfica caratterizzata dalla disposizione più o meno regolare su piani paralleli dei suoi componenti mineralogici.
Sciuffatura
Operazione che consiste nell’alleggerire la cima asportando i germogli posti vicini al germoglio apicale favorendo l’emissione e lo sviluppo di germogli basali
Sclereide
Cellule del tessuto sclerenchimatico non allungate presenti nel tegumento dei semi e nell’endocarpo delle drupe.
Sclerenchima
Complesso di tessuti di sostegno dei vegetali che ha il compito di irrobustire ed irrigidire gli organi che hanno terminato la loro crescita.
Sclerificazione
Area più o meno ampia di cuticola indurita.
Sclerite
Area del tegumento rigida e dura, più o meno ampia.
Sclerite prespiracolare
Piccolo sclerite presente nelle larve, ai lati del protorace, anteriormente allo stigma; vi sono inserite di solito da una a tre setole.
Sclerofilla
Pianta (o porzione di essa) provvista di inspessimenti cuoiosi o irrobustita con spessi strati cuticolari. Tipico adattamento delle piante mediterranee a condizioni di alta temperatura, bassa umidità e siccità. Spesso è l’epidermide fogliare a inspessirsi, diventando anche cerosa o coriacea per limitare l’evaporazione dell’acqua.
Sclerosi
Indurimento, spesso patologico, di tessuti vegetali.
Sclerozio
Organo fungino quiescente, duro, tondeggiante e per lo più di colore scuro, costituito da un ammasso di ife. Tale organo può restare quiescente per lungo tempo. Gli sclerozi germinano quando le condizioni tornano favorevoli per produrre uno stroma, corpi fruttiferi, micelio o conidiofori.
Scolina
Fossatello scavato per la regimazione (apporto o asporto) delle acque di irrigazione o piovane.
Scolitide
Piccolo Coleottero della omonima famiglia che vive scavando gallerie nei rami e nel tronco.
Scolo
Sistema di eliminazione delle acque nel terreno o capacità intrinseca del terreno (permeabilità)
Scopazzo
Alterazione della pianta, consistente in un aumento delle ramificazioni primarie e secondarie che appaiono fortemente affastellate e asimmetriche. Può essere dovuta ad infezioni virali o crittogamiche.
Scoppio delle gemme
Periodo alla fine del riposo vegetativo in cui le nuove gemme cominciano a gonfiarsi e a produrre foglie o fiori.
Scorie di defosforazione
Scorie Thomas
Scorrimento superficiale
Consiste nel movimento, sulla superficie del terreno, dell’acqua di pioggia che non ha avuto modo di infiltrarsi. Costituisce una modalità di immissione di composti nutritivi nelle acque superficiali, perchè con l’acqua di ruscellamento vengono trasportate sia le forme solubili, sia quelle legate alle particelle di terreno che vengono veicolate per erosione.
Scortecciatura
Asportazione della porzione morta di corteccia e del legno, eseguita a scopo di risanamento
Scosciatura
Rottura di un albero in corrispondenza del punto d’innesto. Il termine è usato anche per indicare la rottura di una branca o di un ramo in corrispondenza della sua inserzione.
Scottatura
Lesione di tessuti delle piante a causa di infezioni, carenza di qualche elemento, danni da agenti chimici o da fattori climatici.
Scouting
Sistema di monitoraggio e di inventario della flora infestante, necessario per programmare la lotta alle malerbe e per verificare l’efficacia degli interventi di controllo.
Scrubber
Dispositivo che abbatte gli inquinanti presenti in un flusso d’aria, mediante lavaggio dell’aria con soluzioni acquose arricchite di reagenti specifici, in grado di assorbirli nella fase liquida. Il contatto fra soluzione e aria avviene su appositi corpi di riempimento.
Scudetto
Struttura protettiva costruita con seta, escrementi ed esuvie, che ricopre il corpo dei Diaspini.
Scudo
Termine con il quale si definisce l’oggetto impiegato nell’innesto ad occhio.
Scudo anale
Sclerificazione del tegumento del segmento anale dell’addome di una larva.
Scudo toracico
Parte dorsale sclerificata del torace dell’insetto.
Scutello
Laminetta cotiledonare presente nell’embrione delle graminacee.
SDS
Scheda di sicurezza. Scheda contenente le informazioni relative alle sostanze pericolose, che consentono di prevenire i rischi dovuti al loro uso e stoccaggio.
Seccume
Termine generico per lo sviluppo improvviso di malattie che provocano disseccamento o distruzione di tessuti fogliari, fiori, fusti, piante intere. Per lo più sono colpiti particolarmente tessuti giovani. Sovente questo termine è accoppiato col nome dell’organo colpito (es. seccume delle foglie, seccume apicale, ecc.).
Sedimentazione
Fenomeno per cui in una sospensione si ha il distacco della fase disperdente da quella dispersa.
Sega
Attrezzo tagliente dotato di movimento continuo (sega circolare o a nastro senza fine) derivante da un motore e adatta al taglio di rami più grossi
Seghettata
Lamina fogliare il cui margine è provvisto di denti rivolti verso l’alto.
Segmento
In botanica è una piccola foglia articolata sul rachide comune delle foglie composte. In entomologia è il pezzo anulare, più o meno sclerificato e rigido, formante il corpo degli insetti. Alcuni di essi, saldati assieme, formano il capo; dei restanti, tre vengono a formare il torace e dieci l’addome
Seinante
E’ cosi denominata la pianta che emette contemporaneamente sia le foglie sia i fiori.
Selettività degli erbicidi
Capacità espressa da un erbicida di risultare attivo contro una certa gamma di infestanti senza recare danno, nel contempo, alla coltura su cui viene applicato. Si hanno diversi tipi di selettività: di contatto, di ritenzione, di assorbimento radicale, di traslocazione, intrinseca, da antidoti.
Selettività degli insetticidi e degli acaricidi
E’ una prerogativa richiesta ai moderni prodotti di sintesi, di risultare cioè efficaci contro i fitofagi e di risparmiare, per quanto possibile, le specie utili, quali i parassitoidi, i predatori ed i pronubi. Si possono distinguere due tipi di selettività: s. primaria e s. secondaria. La s. primaria, intrinseca o fisiologica, dipende in parte dalla struttura chimica e dal tipo di meccanismo biochimico del fitofarmaco ed in parte dalla differente costituzione biochimica delle diverse specie. La s. secondaria dipende invece dalle modalità di assunzione e di somministrazione dei fitofarmaci.
Selettivo
Agrofarmaco non tossico per le piante coltivate e per gli insetti ausiliari.
Selezionatrice
Elemento di una linea di lavorazione della frutta, generalmente costituito da un «trasportatore» sul quale viene operata la cernita qualitativa dei frutti. Precede, in genere, la calibratrice
Selezione
Naturale conservazione attraverso le generazioni di caratteristiche individuali che possono essere vantaggiose in particolari condizioni ambientali
Selezione clonale
Metodo di miglioramento genetico basato sulla individuazione e sulla comparazione dei cloni appartenenti a una cultivar-popolazione, in vista di isolarne i migliori
Selezione somaclonale
Metodo di miglioramento genetico applicato a colture cellulari sottoposte a una forte pressione selettiva
Selvatica
Termine impropriamente usato per indicare una pianta non coltivata.
Selvatico
Nella pratica vivaistica si indica il portinnesto
Selvicoltura
Scienza che studia l’origine, la formazione, la composizione e l’evoluzione dei boschi e le tecniche di sfruttamento delle specie legnose forestali.
Seme
Organo riproduttivo composto da un embrione, l’endosperma, i cotiledoni e il tegumento. In alcuni semi è presente anche l’endocarpo lignificato. E’ tipico delle piante "spermatofite", comprendenti anche le angiosperme (e quindi le dicotiledoni) che maturano i semi nell’ovario.
Semente
Termine con il quale si indica genericamente ciò che viene seminato (semi ma talvolta anche alcuni tipi frutti)
Semenzaio
Settore del vivaio dove vengono fatti sviluppare i semi delle piante
Semenzale
Portinnesto ottenuto da pianta derivata da seme
Semi-flosculo
Fiore fornito di lembo a forma di linguetta, denominato ligula. Tipico delle Asteraceae (Composite)
Semi-forzatura
Pratica agronomica che consiste nel cercare di ottenere anticipi vegetativi e produttivi mediante tecniche di forzatura mediamente intensive (es.solo pacciamatura al terreno senza copertura).
Semi-parassita
In botanica indica una pianta che pur disponendo di foglie verdi si nutre in parte a spese di altre. In patologia vegetale si intendono sia i parassiti facoltativi sia quei parassiti i quali, per modalità o sede di insediamento, non ledono gravemente l’ospite
Semi-persistente
Pianta intermedia tra una sempreverde e una spogliante. Conserva le foglie per tutto l’anno, ma ne perde alcune in inverno. Sinonimo di semi-sempreverde
Semi-rustica
Detto di pianta incapace di superare l’inverno all’aperto senza protezione, ma che non richiede permanenza in serra per tutti i mesi dell’anno.
Semi-sempreverde
Pianta intermedia tra una sempreverde e una spogliante. Conserva le foglie per tutto l’anno, ma ne perde alcune in inverno.
Semi-succulenta
Pianta che presenta caratteristiche vicine alle succulente, capace di immagazzinare acqua nei tessuti o dotata di modifiche morfologiche tali da permettere l’adattamento alle zone più calde e asciutte.
Semi-supero
Dicesi dell’ovario quando è in posizione intermedia rispetto al ricettacolo.
Semina
Operazione colturale che consiste nella distribuzione dei semi in pieno campo, in semenzaio o in contenitori appositi
Semina a dimora
Sistema di semina che prevede di collocare i semi nel posto in cui le piante dovranno svilupparsi definitivamente
Semina a file
Semina non casuale, effettuata lungo linee diritte o curve
Semina a poste
Operazione che consiste nel distribuire i semi in piccoli gruppi distanziati fra loro
Semina a righe
Operazione che consiste nel distribuire i semi in linee
Semina a spaglio
Semina ottenuta lanciando la semente sulla superficie del terreno affinchè si depositi in modo casuale e omogeneo
Semina a strisce
Operazione che consiste nel distribuire i semi in strisce più o meno larghe
Semina alla volata
Semina ottenuta lanciando la semente sulla superficie del terreno affinchè si depositi in modo casuale e omogeneo
Semina diretta
Semina eseguita all’aperto, a dimora, senza ricorrere al trapianto ed al ripicchettamento delle piante allevate in vasi od in serra
Seminagione
Operazione colturale che consiste nella distribuzione dei semi in pieno campo, in semenzaio o in contenitori appositi
Seminatrice
Macchina agricola utilizzata per mettere a dimora semi su un terreno precedentemente preparato in modo opportuno. Può essere trainata o portata dal trattore e opera realizzando congiuntamente il solco di semina, la deposizione dei semi, la chiusura del solco e il parziale costipamento della terra attorno al seme. Spesso può essere dotata di serbatoio e sistemi di distribuzione aggiuntivi per fertilizzanti o agrofarmaci in forma granulare o liquidi. Si distinguono principalmente in seminatrici a righe, seminatrici di precisione e seminatrici combinate
Seminatrice a righe
Tipo di seminatrice destinata alla messa a dimora in solchi paralleli dei semi delle specie più varie, con particolare riguardo però ai cereali. E’ costituita da un telaio portante che può essere dotato di ruote, una tramoggia di contenimento del seme provvista di un apparecchio di alimentazione ed agitazione del seme, un apparato distributore (distribuzione meccanica o pensumatica), un numero variabile di corpi adduttori atti a condurre il seme fino al terreno, un stesso numero di corpi assolcatori che provvedono ad aprire nel terreno dei piccoli solchi entro i quali il seme deve essere allocato, ed infine organi di comando, regolazione ed accoppiamento al trattore
Seminatrice combinata
Tipo di seminatrice che oltre alla distribuzione del seme può anche provvedere alla distribuzione del fertilizzante o alla lavorazione del terreno preposto alla semina oppure alla rigenerazione dei tappeti erbosi. Nel caso di distribuzione del fertilizzante, la seminatrice è caratterizzata dall’avere due tramogge distinte, una per il seme ed una per il concime, dotate di tubi adduttori separati e da un’unica serie di assolcatori attraverso i quali avviene la contemporanea deposizione sul terreno del seme e del fertilizzante. A questi tipo di seminatrice si possono attaccare distributori di microgranulati con funzione sia fertilizzante sia disinfestante che provvedono alla distribuzione localizzata sulle file di sostanze disinfestanti granulari e alla contemporanea distribuzione del seme. Le seminatrici combinate preposte alla lavorazione del terreno si impiegano per la semina su terreno parzialmente lavorato, abbinate con erpici di tipo rotativo o alternativo a denti rigidi o con zappatrici posti anteriormente alla seminatrice, oppure per la semina su terreno sodo. In quest’ultimo caso vengono applicati anteriormente alla seminatrice zappette rotative (per il cotico erboso), denti elastici (in terreni leggeri e senza residui colturali) oppure dischi semplici o doppi a profilo ondulato o a stivaletto (in terreni di medio impasto e con residui colturali) che operano solo lungo la fila di semina. Le seminatrici preposte alla rigenerazione dei tappeti erbosi sono accoppiate a una serie di denti scarificatori oppure a piccoli erpici ruotanti che provvedono alla contemporanea lavorazione del terreno
Seminatrice di precisione
Tipo di seminatrice predisposta alla deposizione di semi singoli o, più raramente, di gruppi di semi (postarelle o cespi) ad intervalli regolari sulla fila. Utilizzata soprattutto per colture di mais, barbabietola, soia e specie ortive, questa seminatrice può avere distribuzione meccanica, costituita da elementi seminatori (tramoggia, organo agitatore, organo di distribuzione, ecc.) indipendenti per ogni fila di semina e montati su un telaio sul quale scorrono consentendo una variazione delle distanze di semina, o pneumatica nel qual caso la distribuzione dei semi è garantita da una certa depressione creata da un ventilatore centrifugo aspirante che agisce sul disco distributore ruotante facendo cadere il seme nel tubo adduttore e da qui sul terreno
Seminello
Portinnesto ottenuto da pianta derivata da seme
Sempreverde
Pianta che mantiene le foglie per più di un anno. Di solito è una pianta legnosa con foglie persistenti tutto l’anno, anche d’inverno, che si mantengono anche per qualche anno di seguito. La defogliazione, che avviene lentamente, può aver luogo al momento dello sviluppo delle gemme.
Senescenza
Processo di invecchiamento, deperimento o degenerazione per maturazione e vecchiaia della pianta. Rappresenta l’ultima fase del ciclo vitale di una pianta
Seno
Intaglio che separa i lobi di organi quali foglie e petali.
Sensibilità
Capacità di un organismo di infettarsi con un patogeno mostrando evidenti sintomi di malattia.
Sepalo
Piccola foglia che circonda il fiore delle Angiosperme all’esterno. L’insieme dei sepali costituisce il calice. L’insieme dei sepali e dei petali forma il perianzio. Talora sepali e petali sono uniti e vengono definiti tepali.
Sequestrante
Sostanza che in soluzione ha la capacità di alterare o mascherare le proprietà chimiche delle sostanze con cui si combina, originando chelati.
Sequestrato
Prodotto dell’unione di una molecola organica, detta legante o sequestrante, con uno ione metallico che reagisce con i radicali attivi del legante. I radicali inglobano il metallo, proteggendolo ed impedendo che possa essere influenzato dall’ambiente chimico-fisico del terreno. Per la costituzione della sua molecola un chelato è considerato come un «sale interno».
Sequestrazione
Fenomeno generico di una molecola organica, detta legante, ed uno ione metallico che reagisce con i radicali attivi del legante (chelazione e complessazione). I radicali inglobano il metallo, proteggendolo ed impedendo che possa essere influenzato dall’ambiente chimico-fisico del terreno. Per la costituzione della sua molecola un chelato è considerato come un «sale interno».
Sere
Serie di stadi successionali che in un dato sito danno luogo ad una comunità terminale
Seriale
Serie di stadi che si seguono in una successione
Serie
Gruppo di suoli, appartenenti alla stessa famiglia Soil Taxonomy, che presentano profili quasi simili, eccetto che per differenze come la tessitura degli strati superficiali, la pendenza o altra caratteristiche similari. Tutti i suoli di una serie hanno orizzonti che sono simili per composizione, spessore e arrangiamento.
Serotipo
Raggruppamento sistematico di organismi unicellulari effettuato in base alle proprietà antigeniche di una o più componenti strutturali.
Serpentone
Tipo di propaggine eseguita piegando un ramo in una sequenza di archi e lasciando emergere, tra ogni interramento, almeno due coppie di foglie
Serra
Costruzione formata da una struttura in alluminio, acciaio, ferro o legno, e copertura in pannelli di vetro o policarbonato, in cui si coltivano o ricoverano le piante
Serra fredda
Costruzione priva di impianti di riscaldamento in cui si coltivano o si ricoverano le piante
Seside
Famiglia di Lepidotteri con larve viventi a spese dei tessuti corticali e legnosi.
Sessile
Dicesi di un organo quando è privo di sostegno (antera, apotecio, fiore, foglia, gemma, ovario, ovulo, spighetta, sporangio, stigma) e si inserisce direttamente su di un ramo
Sessupara
Femmina partenogenetica dalla quala ha origine la generazione anfigonica.
Sesto a settonce
Quando le piante sono disposte ai vertici di un esagono e al centro
Sesto d’impianto
Disposizione con la quale le piante arboree e arbustive vengono messe a dimora
Sesto d’impianto a quadro
Disposizione delle piante a uguale distanza sulla fila e tra le file
Sesto d’impianto a quinconce
Disposizione delle piante sul campo ai lati di un quadrato e una al centro
Sesto d’impianto a rettangolo
Disposizione delle piante a distanze diverse sulla fila e tra le file
Sesto d’impianto a settonce
Disposizione delle piante ai vertici di un esagono e una al centro
Setola
Appendice a forma di pelo, rigida, generalmente di colore scuro e a parete ispessita.
Setta
Lamina fogliare in cui è presente un’incisione tanto profonda da raggiungere la nervatura centrale.
Settata
Foglia con margine inciso fino alla nervatura centrale (o poco meno).
Setticemia
Grave e diffuso processo infettivo a carico di un organismo animale.
Setto
Parte divisoria che forma un tramezzo in una cavità.
Sfagno
Nome comune del genere Sphagnum, appartenente all’ordine delle Sphagnales, classe delle Bryopsida. E’ il muschio della torba tipico dei luoghi umidi e calcarei, assai comuni nelle regioni temperate-fredde o artiche con basso contenuto in calcio. Le attività chimiche degli sfagni tendono ad aumentare l’acidità dell’acqua circostante per mezzo di un processo di assorbimento che porta contemporaneamente alla eliminazione dei sali e dei corrispondenti acidi. Un tempo erano usati anche nella fitoterapia con funzioni antisettiche
Sfarfallamento
Complesso di atti attraverso i quali l’insetto adulto fuoriesce all’aperto dopo essersi liberato della struttura neanidale, ninfale o pupale.
Sfeltratura
Eliminazione del feltro, il cotico erboso di elevato spessore che si forma nei prati invecchiati
Sfemminellatura
Consiste nell’eliminazione dei germogli provenienti da gemme pronte, dette appunto femminelle, allo scopo di arieggiare la chioma
Sferoblasto
Corpo di forma rotondeggiante, duro, che si trova sulla superficie del tronco e di alcuni rami. Iperplasia legnosa completamente inclusa nella corteccia di alcune specie e talora capace di originare gemme avventizie
Sferoidosi
Malattia causata da virus del gruppo Entomopox.
Sferossidale
Ordine di funghi, appartenenti alla classe dei deuteromiceti, caratterizzati dall’avere come organo di fruttificazione agamica il picnidio.
Sfogliatura
Asportazione delle foglie per accelerare la colorazione della buccia e l’arieggiamento dei frutti.
Sfollamento
Termine forestale usato per indicare il taglio intercalare che si esegue durante la fase di novelleto per eliminare le piante in eccesso
Sfridi azotati
Concime azotato solido. Prodotto ottenuto per via chimica o per miscela, come prodotto collaterale, contenente azoto in forme diverse. Titolo minimo: 10% N Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Sfridi fosfatici
Sfridi potassici
SG
Water soluble granules. Granuli o microgranuli solubili nell’acqua.
Sgambatura
Taglio dei gambi
Sgarrettatura
Soppressione del moncone del soggetto, eseguita in vivaio od al trapianto, al disopra del punto di innesto. Questo termine è usato anche per indicare la speronatura talvolta eseguita in vivaio sugli astoni invenduti, al fine di rinnovare la vegetazione dalla base
Sgolatura
Tipo di taglio con il quale è possibile ridurre l’altezza della pianta eliminando porzioni vigorose di rami con andamento verticale in modo tale da deviare la crescita della branchia interessata verso l’esterno
Sgusciamento
Fuoriuscita di un organismo dall’uovo.
Siconio
Falso frutto formato da un ricettacolo carnoso, concavo sul quale sono disposti gli acheni, i veri frutti. Tipico del gen. Ficus.
Siepe
Struttura vegetale caratterizzata da composizione (alberi , arbusti ed essenze erbacee) e sviluppo diversi in relazione alla funzione per la quale è orientata. In agricoltura biologica la siepe assume un ruolo fondamentale per la sua funzione antierosiva, frangivento, di trattenimento degli agenti inquinanti della falda acquifera, di promotrice della biodiversità. (Hedge)
Sierotipo
Gruppo di microrganismi distinti in base alle loro proprietà antigeniche.
Sifone
Appendice tubulare che può essere di varia conformazione e grandezza; in numero di due sono presenti sulla parte dorsale dell’addome di molte specie di afidi, attraverso le quali fuoriescono sferule di cera.
Siliceo
Contenente biossido di silicio idrato composto contenuto in alcune parti della piante per conferire resistenza (es. i peli urticanti dell’ortica)
Siliqua
Frutto secco deiscente, derivato da un ovario bicarpellare, allungato e formato da due valve racchiudenti una membrana centrale ialina sui bordi della quale sono inserita i semi. La siliqua è uno dei frutti tipici delle crucifere.
Siliquetta
Siliqua di dimensioni isodiametriche o quasi.
Simbionte
Organismo che vive assieme ad un altro di specie diversa. Può essere facoltativo od obbligato.
Simbiosi
Coesistenza stretta tra due organismi quale si configura nel parassitismo o nel mutualismo
Simbiosi rizobica
Associazione mutualmente vantaggiosa tra un batterio azotofissatore e una pianta. Il rizobio si insedia nell’apparato radicale della pianta inducendo la formazione di noduli o tubercoli, all’interno dei quali riduce l’azoto atmosferico – non direttamente utilizzabile dai vegetali superiori – ad ammonio, che viene in seguito ceduto alla pianta in cambio di carboidrati. In questo modo la coltura risulta autosufficiente nella nutrizione azotata, riuscendo indirettamente a prelevare gratuitamente l’azoto dall’aria.
Simbiotico
Rapporto fra due organismi che vivono assieme
Simnini
Minuscoli Coleotteri della famiglia dei coccinellidi, con adulti e larve che vivono predando afidi, aleurodidi e cocciniglie.
Simpatrico
Che vive nella stessa area; di solito si riferisce a popolazioni che si sovrappongono
Simplastico
Movimento della linfa attraverso il sistema floematico delle piante.
Simpodiale
Organo che continua la crescita
Sinanterico
Dicesi di uno stame saldato con un altro lungo le antere.
Sinantropico
Organismo che vive nell’ambiente frequentato o modificato dall’uomo
Sinapsi
Giunzione tra fibre di cellule nervose che permette la trasmissione dell’impulso nervoso.
Sinapsi colinergica
Giunzione tra fibre nervose.
Sincarpico
Dicesi degli ovari formati da carpelli uniti.
Sincizio
Massa di protoplasma multinucleata che risulta dalla fusione di protoplasti, circondati da una parete cellulare comune.
Sinecologia
Studio di gruppi di organismi in relazione all’ambiente; ecologia delle comunità
Sinergico
Che coopera; detto di princìpi attivi che insieme esercitano un’azione potenziata rispetto alla semplice somma delle azioni svolte separatamente da ciascuno.
Sinergismo
Una interazione in cui l’effetto totale è maggiore della somma degli effetti presi indipendentemente
Sinergizzante
Sostanza in grado di esaltare alcune caratteristiche biologiche di altri composti a cui è abbinata.
Sinfisandro
Stame saldato a un altro stame per le antere ed i filamenti.
Sinnema
Struttura tipica dei deuteromiceti ifali costituita da conidiofori riuniti in fascio. Generalmente eretto, porta conidii solo all’estremità oppure sia alla estremità sia lateralmente.
Sintomatologia
Settore della Patologia vegetale che si occupa della individuazione dei sintomi e della descrizione dell’aspetto dei quadri patologici. Per estensione: sinonimo di sindrome. Complesso dei sintomi che caratterizzano uno stato morboso.
Sintomo
Segno particolare (differenziale) che accompagna una malattia.
Sirfide
Insetto dell’omonima famiglia (ordine dei Ditteri), che comprende diverse specie predatrici allo stato larvale di afidi e altri insetti.
Sistema Marchand
Forma di allevamento in cui gli astoni vengono piantati con una inclinazione di 45° tutti nella stessa direzione lungo il filare mentre i rami che si svilupperanno nella parte dorsale degli astoni verranno inclinati nella direzione opposta e agganciati ai fili dell’armatura. Sulle branche che si formeranno si alleveranno le branchette fruttifere
Sistema vascolare
E’ l’insieme delle cellule e dei vasi che provvede al trasporto dell’acqua e della linfa.
Sistematica
Scienza che presiede alla classificazione delle piante e degli animali suddividendoli in diverse categorie:specie, genere, famiglia, ordine, classe, phylum.
Sistemico
In base alla possibilità o meno di penetrare e traslocare nei tessuti vegetali, gli agrofarmaci possono essere suddivisi nei seguenti gruppi:a) agrofarmaci di copertura: presentano una penetrazione nulla nei vegetali ed esplicano la loro azione solo sulle superfici interessate dall’intervento;b) agrofarmaci citotropici: sono caratterizzati da una penetrazione più o meno superficiale negli organi verdi della pianta (foglie, ecc.), senza tuttavia essere traslocati tramite il sistema linfatico;c) agrofarmaci citotropici-translaminari: si distinguono per una penetrazione profonda, per cui nelle foglie essi sono in grado di raggiungere la lamina opposta a quella direttamente interessata dal trattamento;d) agrofarmaci sistemici: hanno la proprietà di essere assorbiti dai tessuti vegetali e di trasferirsi nelle diverse parti della pianta tramite la circolazione linfatica ascendente, discendente, o ascendente e discendente.
Sito
Combinazione di condizioni biotiche, climatiche ed edafiche che determinano la capacità dell’area di produrre vegetazione
SL
Soluble concentrate; liquido concentrato solubile nell’acqua.
Slicing
Arieggiamento profondo del terreno adottato nella manutenzione dei tappeti erbosi in cui vengono impiegati coltelli che incidono il terreno senza smuoverlo
Slupatura
Intervento di fitochirurgia applicato agli alberi di olivo al fine di asportare il legno «cariato» delle branche e del tronco e di proteggere quello ancora sano
Slurry
Metodo di concia umida del seme. Consiste nel conferire un certo grado di umidità al seme, poco prima dell’aspersione della polvere conciante, al fine di fissare più tenacemente tale polvere al seme ed evitare nel contempo dispersioni della stessa nell’ambiente.
Smacchio
Operazione consistente nel trasportare i prodotti forestali (principalmente legname) al di fuori dell’area boschiva
Smaschiatura
Operazione effettuata sulle piante di quercia da sughero per distaccare le «plance» di sughero dal tronco
Smonconatura
Soppressione del moncone del soggetto, eseguita in vivaio od al trapianto, al disopra del punto di innesto. Questo termine è usato anche per indicare la speronatura talvolta eseguita in vivaio sugli astoni invenduti, al fine di rinnovare la vegetazione dalla base
Sod seeding
Tecnica agronomica conservativa di gestione del suolo che prevede la non lavorazione del terreno investito con le coltivazioni erbacee allo scopo di mantenere una fertilità fisica paragonabile a quella dei terreni naturali
Sodicizzazione del suolo
Processo di arricchimento in sodio del complesso di scambio. Un suolo si definisce sodico quando la percentuale di sodio di scambio (E.S.P.) supera 15.
Soggetto
In una pianta innestata è la porzione inferiore che regge il nesto e fornisce l’apparato radicale
Soglia
Intensità di uno stimolo o valore di un parametro al di sotto del quale non si ha risposta. Grado di dannosità corrispondente a determinate densità di un fitofago
Soglia del danno
Si verifica nel momento in cui il valore del calo di produzione causato dal fitofago inizia ad eguagliare il costo del trattamento.
Soglia di intervento
Soglia prudenziale che indica il momento del trattamento, da effettuarsi prima che sia raggiunta la soglia del danno. Il trattamento viene eseguito in un momento in cui il danno provocato dall’avversità è ancora inferiore al costo del trattamento.
Soglia di intervento estetico
Per i fitofagi la cui presenza comporta danni qualitativi sui frutti (es. la presenza di Aspidiotus perniciosus sui frutti compromette l’esportazione dei medesimi) la soglia di intervento si posiziona su valori minimi rispetto alla densità del fitoparassita.
Soglia di tolleranza
Densità massima di popolazione del fitofago sopportata dalla pianta senza diminuzione significativa del raccolto; in pratica, sino a tale momento si ha una reazione biologica della pianta alla presenza del fitofago, tesa a compensare le perdite subite.
Soglia di tossicità cronica
Quantità massima di un antiparassitario che può essere somministrata per lungo tempo ad un organismo animale, senza determinare effetti negativi. Viene espressa in parti per milione (ppm) e si definisce come no effect level o livello di nessun effetto.
Soglia economica
Il danno provocato dai fitofagi sulle colture può essere rappresentato con un grafico, ponendo in ordinata il valore del raccolto ed in ascissa la densità di popolazione del fitoparassita; ne deriva un grafico in cui si individuano diversi tipi di soglie: di tolleranza, di danno, di intervento.
Soglia economica di intervento
Limite economico che giustifica la realizzazione di un intervento chimico.
Soglia termica di sviluppo
Temperatura più bassa (soglia termica inferiore) o più alta (soglia termica superiore) al di sotto o al di sopra della quale l’accrescimento di un organismo si ferma.
Solanaceae
Fam. di Dicotiledoni gamopetale, ricca di 2000 specie in gran parte tropicali. I fiori sono regolari, a corolla rotata, i frutti bacciformi o a cassula. Molte specie sono velenose, altre utili all’economia indistriale e domestica (patata, pomodoro, melanzana)
Solarizzazione
Tecnica con la quale si attua la sterilizzazione del terreno con l’impiego dell’energia solare. Dopo aver preparato, sistemato ed irrigato il terreno, questo va poi coperto con un film sottile di materiale plastico trasparente, mediamente per un periodo di 40-45 giorni. L’operazione, che può essere attuata sia in pieno campo che in ambienti chiusi (es. serre), deve aver luogo durante i mesi più caldi dell’anno (da metà giugno a metà settembre). Con la solarizzazione, producendosi temperature non elevate, si induce l’eliminazione degli agenti termolabili e l’indebolimento di quelli resistenti al calore, mentre si salvaguarda la flora antagonista in quanto termotollerante.
Solfato ammonico
Concime semplice azotato (CE) e concime azotato solido. Prodotto ottenuto per via chimica o come prodotto collaterale di altre produzioni e contenente come prodotto essenziale solfato ammonico. Titolo minimo: 20% N Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Solfato ammonico con inibitore della nitrificazione (diciandiammide)
Concime semplice azotato (CE). Prodotto ottenuto per via chimica e contenente solfato d’ammonio e diciandiammide. Titolo minimo: 20% N Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Solfato di calcio
Solfato di calcio precipitato
Solfato di magnesio
Solfato di magnesio per uso agricolo
Solfato di potassio
Solfato di potassio contenente sale di magnesio
Solfato ferroso per uso agricolo
Solfato potassico
Solfato potassio-magnesiaco
Solfonabilità
Capacità (percentuale) di un olio minerale di solubilizzarsi in acido solforico concentrato.
Solfonitrato d’ammonio con inibitore della nitrificazione (diciandiammide)
Concime semplice azotato (CE). Prodotto ottenuto per via chimica e contenente solfonitrato d’ammonio e diciandiammide. Titolo minimo: 24% N Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Solfonitrato di ammonio
Concime semplice azotato (CE). Prodotto ottenuto per via chimica contenente come componenti essenziali nitrato d’ammonio e solfato di ammonio. Titolo minimo: 25% N Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Solfonitrato di magnesio
Concime semplice azotato (CE). Prodotto ottenuto per via chimica contenente come componenti essenziali nitrato d’ammonio, solfato d’ammonio e solfato di magnesio. Titoli minimi: 19% N; 5% MgO Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Solubilità
Proprietà di una sostanza di disperdersi in modo omogeneo (come molecole, atomi, ioni), in un dato liquido. Il grado di solubilità dipende da alcuni fattori, quali la natura della sostanza, la temperatura, la pressione, ecc.
Soluzione
Dispersione omogenea di un prodotto solido o liquido in un solvente. La suddivisione del soluto arriva sino alle ultime particelle possibili (molecole, atomi, ioni).
Soluzione di cloruro di calcio
– Concime per l’apporto di elementi nutritivi secondari (CE). Soluzione di cloruro di calcio di origine industriale. Titolo minimo: 12% CaO- Correttivi calcici e magnesiaci. Prodotto liquido ottenuto per dissoluzione di cloruro di calcio in acqua. Titolo minimo: 12% CaO Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Soluzione di cloruro di magnesio
Concime per l’apporto di elementi nutritivi secondari (CE). Prodotto ottenuto per dissoluzione di cloruro di magnesio d’origine industriale. Titolo minimo: 13% MgO Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Soluzione di cloruro di potassio
Soluzione di concime a base di ferro
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale di ferro e/o chelato di ferro. Titolo minimo: 2% Fe solubile in acqua Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Soluzione di concime a base di manganese
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale di manganese e/o chelato di manganese. Titolo minimo: 3% Mn solubile in acqua Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Soluzione di concime a base di molibdeno
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale di molibdeno e/o chelato di molibdeno. Titolo minimo: 3% Mo solubile in acqua Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Soluzione di concime a base di rame
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale di rame e/o chelato di rame. Titolo minimo: 3% Cu solubile in acqua Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Soluzione di concime a base di zinco
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale di zinco e chelato di zinco. Titolo minimo: 3% Zn solubile in acqua Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Soluzione di concime al cobalto
Concime a base di un microelemento (CE). Prodotto ottenuto per dissoluzione in acqua di sale di cobalto e/o chelato di cobalto. Titolo minimo: 2% Co solubile in acqua Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Soluzione di concime azotato con urea formaldeide
Concime liquido semplice (CE). Prodotto ottenuto per via chimica o per dissoluzione in acqua dell’urea formaldeide e di concimi azotati semplici, con l’esclusione di calciocianamide, calciocianamide nitrata e nitrato ammonico. Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Soluzione di concime NK
Soluzione di concime NK contenente urea formaldeide
Soluzione di concime NP
Soluzione di concime NP contenente urea formaldeide
Soluzione di concime NPK
Soluzione di concime NPK contenente urea formaldeide
Soluzione di concime PK
Soluzione di concimi azotati
Concime liquido semplice (CE). Prodotto ottenuto per via chimica e per soluzione in acqua, sotto forma stabile a pressione atmosferica, senza aggiunta di sostanze organiche fertilizzanti di origine animale o vegetale. Titolo minimo: 15% N Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Soluzione di estrazione
Soluzione, generalmente tamponata ed addizionata di particolari sostanze protettive, usata nella fase di omogenizzazione dei tessuti vegetali per saggi di infettività, sierologici o di purificazione di virus o altri patogeni.
Soluzione di nitrato di ammonio–urea
Concime liquido semplice (CE). Prodotto ottenuto per via chimica e per soluzione in acqua contenente nitrato di ammonio e urea. Titolo minimo: 26% N Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Soluzione di nitrato di calcio
Concime liquido semplice (CE). Prodotto liquido ottenuto mediante soluzione in acqua di nitrato di calcio. Titolo minimo: 8% N Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Soluzione di nitrato di magnesio
Concime liquido semplice (CE). Prodotto ottenuto per via chimica e per soluzione in acqua contenente nitrato di magnesio. Titoli minimi: 6% N; 9% MgO Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Soluzione di sali potassici B.T.C. (a basso tenore di cloruri)
Soluzione di solfato di magnesio
Soluzione di tiosolfato di ammonio
Soluzione di tiosolfato di potassio
Concime potassico fluido. Il prodotto è ottenuto per via chimica da potassa caustica con anidride solforosa e successiva reazione con zolfo elementare in soluzione acquosa. Titoli minimi: 24% K<sub>2</sub>O; 37% S<sub>2</sub>O<sub>3</sub> Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Soluzioni ammoniacali
Concime azotato fluido. Ammoniaca in soluzione acquosa. Titolo minimo: 10% N Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Soluzioni miste di sali di calcio e di magnesio
Correttivo calcico e magnesiaco. Prodotto liquido ottenuto per dissoluzione di composti solubili di Ca e Mg. Titoli minimi: 10% CaO + MgO; 4% CaO; 1% MgO Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Solvente
Sostanza che ha la capacità di portare in soluzione un’altra sostanza (soluto).
Somiti
Pezzi anulari, più o meno sclerificati e rigidi, formanti il corpo degli insetti. Alcuni di essi, saldati assieme, formano il capo; dei restanti, tre vengono a formare il torace e dieci l’addome
Soro
Ricettacolo contenente le spore, tipico delle ruggini e dei carboni.
Sorosio
Infruttescenza come la mora, in cui la parte carnosa deriva dai calici dei singoli fiori.
Sospensione
Miscuglio fra sostanze liquide, solide o gassose, nel quale si distinguono due fasi date da una sostanza disperdente e da una sostanza dispersa.
Sospensione dell’idrossido di magnesio
Concime a base di calcio, magnesio o zolfo (CE). Prodotto ottenuto per sospensione dell’idrossido di magnesio. Titolo minimo: 24% MgO Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Sospensione di calcare
Correttivo calcico e magnesiaco. Prodotto ottenuto per sospensione di carbonato di calcio finemente suddiviso. Titolo minimo: 20% CaO Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Sospensione di concime azotato con urea formaldeide
Concime liquido semoplice (CE). Prodotto ottenuto per via chimica o per sospensione in acqua dell’urea formaldeide e di concimi azotati semplici, con l’esclusione di calciocianamide, calciocianamide nitrata e nitrato ammonico. Titoli minimi: 18% N Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Sospensione di concime NK contenente urea formaldeide
Sospensione di concime NP contenente urea formaldeide
Sospensione di concime NPK contenente urea formaldeide
Sospensione di concimi NK
Sospensione di concimi NP
Sospensione di concimi NPK
Sospensione di concimi PK
Sospensione di nitrato di calcio
Concime liquido semplice (CE). Prodotto ottenuto mediante sospensione in acqua di nitrato di calcio. Titoli minimi: 8% N; 14% CaO Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Sospensione di solfato ammonico
Concime azotato fluido. Prodotto liquido ottenuto per via chimica e contenente solfato ammonico ed eventualmente sali ammoniacali organici biodegradabili. Titolo minimo: 6% N Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Sospensione di zolfo in acqua
Correttivi diversi. Prodotto ottenuto per sospensione in acqua di zolfo micronizzato. Titolo minimo: 40% S Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Sospensivante
Sostanza tensioattiva che favorisce l’uniforme dispersione in acqua di un fitofarmaco in polvere bagnabile.
Sostanza anfotera
Sostanza caratterizzata dalla presenza contemporanea di cariche positive e negative, in grado di comportarsi come un acido verso le basi e, viceversa, come base verso gli acidi.
Sostanza attiva
Parte attiva del formulato che in effetti agisce contro i fitoparassiti.
Sostanza di crescita
Secondo la definizione concordata nel 1953 dai membri del Consiglio Direttivo dell’ American Society of Plant Physiologist, si intende per sostanza di crescita qualsiasi composto organico non nutritivo, naturale o sintetico, che in piccolissime dosi, agendo in luoghi diversi da quelli di formazione se naturale od in luoghi diversi da quelli di applicazione se sintetico, influenza i processi fisiologici delle piante.
Sostanza inerte
Sostanza presente nelle formulazioni, chimicamente inerte nei confronti del principio attivo; agisce come diluente e/o vettore.
Sostanza nutritiva
Sostanza richiesta da un organismo per una normale crescita e per la sua attività
Sostanza organica
Costituisce la frazione più complessa del suolo ed è formata da residui di piante, di animali e di microrganismi che vengono a trovarsi nel terreno. Questi residui sono sottoposti ad una continua trasformazione, più o meno rapida, dovuta alla attività di organismi della pedofauna e della microflora che dà origine, da una parte, a composti minerali semplici e, dall’altra, a sostanze colloidali organiche che costituiscono l’humus.
Sostanza secca
Sostanza residua dopo l’essiccazione. (Dry matter)
Sostanza umica
Composto organico di origine naturale presente nel terreno e in altri materiali organici. E’ frutto di una lenta trasformazione ad opera prevalentemente di microrganismi e ha importanti funzioni agronomiche.
Sottobosco
Complesso di vegetazione composto da specie ombrofile, adattate a vivere in carenza di luce a aria coatta; sono frequenti piante parassite o saprofite.
Sottobranca
Branca inserita su di una branca primaria
Sottocorticale
Parte sottostante lo strato corticale.
Sottogemma
Gemma inserita vicino alla gemma ordinaria e che si sviluppa solo nel caso che questa risulti danneggiata. Sinonimi ripudiati nella frutticoltura sono: gemma di controcchio, gemma di sostituzione, gemma di sottocchio, gemma stipulare
Sottoscudo
Termine con il quale si indica l’intermediario nell’innesto a doppio scudo.
Sottospecie
Gruppo tassonomico interposto tra varietà e specie, spesso di dubbia interpretazione quando l’insolamento non impedisce il passaggio da una all’altra. Possono rappresentare anche forme in evoluzione.
Sottotribù
Divisione delle Tribù, con raggruppamenti di generi affini.
Sovescio
Pratica colturale consistente nel coltivare piante erbacee a rapido accrescimento e nell’incorporarle successivamente nel terreno per arricchirlo di sostanza organica e di migliorarne in generale le qualità fisiche, chimiche e microbiologiche. (Green manuring)
Sovrinnesto
Innesto eseguito interponendo, fra nesto e soggetto, un terzo bionte detto «intermediario»
SP
Water soluble powder. Polvere solubile nell’acqua (WS)
Sp.
Specie; gruppo di piante o animali in subordine al genere, ma al di sopra di razza, ceppo, varietà. Se al genere segue la sigla sp. significa che la specie in particolare non è determinata. Il nome di un genere seguito da spp. significa che molte specie sono raggruppate insieme senza essere nominate singolarmente.
Spadice
Infiorescenza simile alla spiga, tipica delle Araceae, con asse ingrossato e rivestito da una brattea chiamata spata; i fiori sono sessili e circondano l’asse fiorale. Es. Anthurium, Arum
Spalcatura
Potatura che elimina uno o più palchi di rami principali.
Spalliera
Sistema di allevamento bidimensionale di arbusti e alberi da frutto e ornamentali, in cui i rami vengono disposti secondo uno schema geometrico a distanza regolare uno dall’altro
Spandiconcime
Macchina operatrice, per la distribuzione dei fertilizzanti e dei correttivi solidi (polverulenti, cristallini o granulari), di tipo trainato o portato e azionata dalla presa di potenza del trattore. Può avere distribuzione centrifuga o pneumatica. Gli spandiconcime con distribuzione per reazione centrifuga, sono costituiti da un telaio portante una tramoggia, contenente il fertilizzante, e dagli organi di distribuzione, tutti comandati dalla presa di potenza del trattore. Si distinguono in spandiconcime centrifughi a piatto ruotante (l’organo distributore è costituito da dischi ruotanti e con la faccia superiore dotata di un’alettatura radiale. Il concime cade in quantità dosata su di essa e viene proiettato dalle alette, per effetto della rotazione, su un largo fronte) o a tubo oscillante (l’organo distributore è rappresentato da un tubo, forato lateralmente, dotato di moto oscillatorio trasversalmente alla direzione di avanzamento. Il concime granulare viene sparso per effetto della forza centrifuga su una larga fascia di terreno) e possono essere dotati anteriormente di una lastra (gonna) disposta verticalmente per impedire lo spandimento del fertilizzante sulla parte anteriore della macchina. Gli spandiconcime con distribuzione pneumatica sono dotati di tramoggia, trainata o portata posteriormente dal trattore, dalla quale il concime cade in flusso d’aria, creato da un ventilatore centrifugo azionato tramite presa di potenza del trattore, che lo sposta verso una serie di tubazioni collegate a degli ugelli distributori-diffusori attraverso i quali fuoriesce raggiungendo il terreno
Spandigranuli
Attrezzatura idonea per lo spandimento di prodotti allo stato granulare.
Spandiletame
Macchina operatrice di tipo trainato, il cui funzionamento avviene grazie alla presa di potenza del trattore, al quale è collegata per mezzo di un giunto cardanico. Viene impiegata per lo spandimento meccanico del letame sul terreno e può essere a spandimento posteriore o a spandimento laterale a seconda della posizione che occupa rispetto al trattore. E’ costituita da un carro (a due o quattro ruote) munito di cassone a fondo piano, sul quale scorre il trasportatore (nastro senza fine a doppia o tripla catena), sul lato posteriore del quale sono installati dispositivi per lo sminuzzamento e la distribuzione del letame sospinto verso di essi da un organo alimentatore. Alcuni carri spandiletame sono dotati di cambio in maniera da regolare la velocità di avanzamento del trasportatore e di conseguenza la quantità di letame distribuito
Spandiliquami
Macchina operatrice usata per lo spandimento dei liquami contenuti in serbatoi, spesso di forma cilindrica, installati su appositi carri. A seconda del tipo di riempimento e distribuzione possono essere: a riempimento indipendente, costituite da un telaio montato su ruote sul quale è montato un serbatoio disposto parallelamente alla direzione di avanzamento e dotato di apparecchiature di distribuzione del liquido che possono essere a turbina o a catena; a riempimento incorporato, dotati esternamente alla cisterna di una pompa rotativa, azionata dalla presa di potenza del trattore, che provvede al riempimento della cisterna in fase di carico e a mantenere una pressione sufficiente a garantire uniformità di spandimento in fase di distribuzione; con distributore a turbina, costituiti da contenitori cilindrici dotati di un dispositivo di omogeneizzazione interno situato sul fondo della cisterna, e da una turbina esterna posteriore che provvede alla distribuzione del liquido sul terreno; con distributore a catena, simili agli spandiletame a distribuzione laterale e usati prevalentemente per liquami strutturalmente densi. Alcuni carribotte possono essere dotati di organi assolcatori dotati di ugelli (dispositivi di interramento) che penetrano nel terreno praticando dei solchi, nei quali viene fatto cadere il liquame prelevato sotto pressione dalla cisterna, che verranno richiusi con lo stesso terreno precedentemente rimosso
Spandimucchi
Macchina operatrice, portata o trainata dal trattore, costituita da un telaio sul quale è montato un albero verticale alla cui estremità inferiore sono disposti degli elementi radiali che ruotando investono il cumulo di letame e provvedono alla sua distribuzione entro un determinato raggio
Spata
Brattea fogliare che riveste lo spadice, infiorescenza simile ad una spiga. Es. Anthurium, Arum
Spatolata
Lamina fogliare sessile con base progressivamente ristretta ed apice arrotondato (Convolvolus cneorum).
Spazzolatrice
Macchina simile al ranghinatore a pettine, azionata a motore e impiegata per la raccolta meccanica da terra di olive e frutta a guscio duro. Può essere dotata di: un gruppo ventilatore per la pulizia del prodotto; un dispositivo selezionatore per la cernita dello stesso e da una tramoggia di raccolta
Speciazione
Separazione di una popolazione in due o più popolazioni riproduttivamente isolate
Specie
Gruppo di piante o animali in subordine al genere, ma al di sopra di razza, ceppo, varietà. Se al genere segue la sigla sp. significa che la specie in particolare non è determinata. Il nome di un genere seguito da spp. significa che molte specie sono raggruppate insieme senza essere nominate singolarmente.
Specie arborea
Pianta di consistenza legnosa, formata da un tronco, branche principali e secondarie, germogli e radici. A seconda delle dimensioni può essere classificata di I, II o III grandezza.
Specie botanica
Raggruppamento sistematico comprendente individui vegetali interfecondabili aventi caratteri simili, collocato subito sotto il Genere e comprendente varietà, cultivar, razze
Specie tipica
Si contrappone alle sottospecie o alle varietà poichè mantiene la caratteristiche morfologiche della specie senza variazioni
Spermatofita
Termine usato per indicare le piante a nozze appariscenti, ossia munite di fiori e con organi riproduttori visibili. Vengono incluse in questa categioria le Angiosperme e Gimnosperme. Ad esse appartengono circa la metà delle piante conosciute.
Spermazio
Cellula sessuale aploide non mobile, uninucleata (gamete aploide), variamente considerato come picniospora o microconidio.
Spermogonio
Struttura fungina con parete propria, a forma di fiasco, nella quale vengono prodotti gli spermazi; picnio di un fungo delle ruggini.
Speronatura
Energico accorciamento dei rami per formare speroni.
Sperone
In botanica: tratto basale di un ramo energicamente potato; su tale tratto rimangono poche gemme. In entomologia: spina lunga e diritta, articolata nel punto d’inserzione, presente spesso all’apice delle tibie degli insetti
Spettro d’azione
Indica la gamma di parassiti che possono essere controllati applicando un dato agrofarmaco. Può svolgere azione polivalente o selettiva:a) azione polivalente: è quella esplicata da principi attivi i quali manifestano la loro efficacia contro organismi appartenenti a gruppi poco affini; a tal riguardo, va rilevato che molti fitofarmaci polivalenti risultano attivi sia contro i fitofagi che contro diverse specie utili (predatori e parassitoidi).b) azione selettiva: è quella esplicata solo nei confronti di alcuni gruppi di organismi, solitamente affini dal punto di vista sistematico, o anche solo contro uno specifico fitofago od una sua fase.
Spettro di attività
Quadro complessivo dell’efficacia di un agrofarmaco nei confronti di diverse malattie.
Spezzatura
Rottura di un germoglio o di un ramo, spesso eseguita lasciando parzialmente attaccata e pendente la porzione terminale
Spianamento della superficie
Lavorazione del terreno finalizzata a rendere più regolare la superficie di un terreno agrario, appena destinato ad usi agricoli, oppure la superficie di un terreno già lavorato, prima della semina
Spicula
Organo copulatorio maschile dei nematodi.
Spietramento
Lavorazione del terreno eseguita in fase di preparazione di un terreno mai usato per fini agricoli. Lo spietramento meccanico si esegue con macchine spietratrici che effettuano un vaglio meccanico del terreno fino ad una certa profondità, facendo affiorare le pietre di una certa dimensione che verranno raccolte o disposte in cumuli da rimuovere con altri mezzi meccanici, oppure con macchine spietratrici che effettuano una frantumazione dello scheletro superficiale fino a dimensioni che sono compatibili con le finalità previste
Spiga
Infiorescenza nella quale i fiori sono portati lateralmente ed in modo alternato sull’asse che è eretto. I singoli fiori sono sessili.
Spigatura
Stadio fenologico durante il quale appare l’infiorescenza. La spigatura segue lo stadio di botticella e precede la fioritura.
Spighetta
Piccolo ramo della spiga, che comprende glume e fiori; unità dell’infiorescenza delle graminacee.
Spiking
Arieggiamento profondo del terreno, eseguito come un’incisione verticale volto a diminuirne la compattezza, impiegato nella manutenzione dei tappeti erbosi.
Spina
Modificazione di vari organi (rami, foglie, stipole) in forma acuminata, per adattamento a necessità biologiche, in relazione con il sistema vascolare
Spina omologa a ramificazione
Deriva da un rametto modificato. Ricca di spine di questo genere è Euphorbia stenoclada, originaria del Madagascar, nella quale ogni ramificazione termina con una punta acuminata.
Spina peziolare
E’ formata dal picciolo delle foglie che, una volta caduto il lembo, indurisce e persiste sulla pianta; si tratta pertanto, in realtà, di «falsa spina». Spine di questo tipo sono presenti in alcune euforbie della sezione Pedunculacanthae, fra cui si possono citare Euphorbia hamata ed Euphorbia susannae
Spina stipolare
E’ presente in tutte le euforbie comprese nella sezione Stipulacanthae. Le spine stipolari si originano dalla coppia di stipole presenti alla base delle foglie. A differenze dalle foglie, queste non cadono ma persistono indurendosi. Tutte le euforbie fornite di una coppia di spine stipolari vengono ascritte alla sottosezione Diacanthae.
Spinula
Appendice appuntita non pungente.
Spiracolo
Organo del sistema respiratorio che rappresenta l’apertura dei sacchi tracheali verso l’esterno.
Spiracolo tracheale
Apertura di tubuli (trachee), presente generalmente nei segmenti toracici e addominali dell’insetto, attraverso la quale penetra l’aria per la respirazione.
Spiralata
Disposizione sul ramo delle foglie opposte.
Spiralizzazione
Fenomeno che si verifica nelle piante coltivate in vaso da lungo tempo quando le radici hanno riempito il vaso stesso, esaurendo le sostanze nutritive disponibili e disponendosi appunto a spirale contro la parete del contenitore. Il modo comune di dire che ‘le radici hanno girato il vaso’ è sinonimo di spiralizzazione.
Spiritromba
Parte fondamentale dell’apparato boccale dei lepidotteri adulti formata dall’accostamento delle due galee. A riposo è tenuta avvolta a spirale sotto il capo.
Spoglia
Resti della vecchia cuticola abbandonata dall’insetto dopo che questo è passato ad uno stadio successivo; si avranno quindi spoglie larvali e spoglie pupali o crisalidali.
Spogliante
Pianta che perde tutte le foglie alla fine della stagione vegetativa.
Spollonatura
Asportazione dei polloni.
Spontanea
Pianta che si è riprodotta autonomamente, pianta seminata casualmente.
Spora
Corpo semplice riproduttivo delle piante che non fioriscono, come muschi, felci e funghi.
Spora durevole
Forma di resistenza di diversi microrganismi, atta a superare condizioni avverse.
Spora quiescente
Spora temporaneamente inattiva, generalmente a parete spessa, capace di germinare dopo molto tempo e di dare inizio all’infezione.
Spora ripetitiva
Spora che dà origine allo stesso tipo di micelio dal quale è stata prodotta.
Sporangio
Organo a forma di sacco o di fiasco, specifico dei Funghi Ascomiceti contenente le spore; è detto sporangio per la sua funzione e otricello per la sua forma clavata e cava. Nel suo interno si differenziano in genere da 4 a 8 ascospore.
Sporangio
Organo a forma di sacco o di fiasco, specifico dei Funghi Ascomiceti contenente le spore; è detto sporangio per la sua funzione e otricello per la sua forma clavata e cava. Nel suo interno si differenziano in genere da 4 a 8 ascospore.
Sporangioforo
Ifa differenziata che porta uno sporangio.
Sporidio
Basidiospora delle ruggini e dei carboni.
Sporificare
Produrre spore.
Sporigeno
Detto di microrganismi capaci di trasformarsi in spore.
Sporoblasto
Cellula formata per divisione dello sporonte e destinata a formare una sporocisti o spora.
Sporodochio
Struttura tipica dei deuteromiceti ifali costituita da conidiofori riuniti in un ammasso cupoliforme.
Sporofito
E’ il corpo vegetale originato dalle cellule sessuali.
Sporonte
Stadio nel ciclo vitale di un protozoo che formerà sporocisti, cioè lo zigote all’interno della parete dell’oociste.
Sporozoite
Stadio infettivo prodotto per sporogonia, solitamente all’interno di una membrana o capsula.
Sporulazione
Processo di produzione delle spore.
Spreader
Sostanza aggiunta al liquido nebulizzato per assicurare una distribuzione uniforme sulla superficie irrorata.
Spuntatura
Asportazione della parte apicale di un ramo eliminando una o poche gemme
Spur
Cultivar caratterizzata da un portamento «compatto» e con fruttificazione prevalentemente concentrata su dardi o lamburde fiorifere.
Squama
Foglia speciale a funzione protettiva, spesso ridotta e modificata,che assume diverse forme e consistenze. Sono denominate S. anche le scaglie o catafilli che formano il bulbo (es. cipolla, aglio, giacinto). Parte della pagina di un fiore
Stabilità
Abilità di un sistema di reagire ai cambiamenti o di riprendersi rapidamente dopo un disturbo; assenza di fluttuazioni in una popolazione
Stabilità strutturale
Proprietà di un terreno di preservare la struttura glomerulare, e di resistere alle azioni antropiche distruttive, rendendo quindi più agevole l’abitabilità radicale. (Structural stability)
Stabilizzazione
Processo dì riduzione del contenuto di sostanza organica facilmente degradabile che conduce all’umificazione. Permette di ridurre i processi putrefattivi e di decomposizione della sostanza organica, all’origine di sostanze maleodoranti; favorisce inoltre la riduzione dei microrganismi patogeni. (Stabilization)
Stadio fenologico
Fase di sviluppo. Espressione vegetativa che la pianta palesa in un certo momento del suo sviluppo. Gli stadi fenologici principali delle graminacee sono: germinazione dei semi o germogliazione delle gemme; emergenza delle piantine; stadio di preaccestimento; accestimento; raddrizzamento; levata; botticella; spigatura; fioritura; viraggio; maturazione dei semi; senescenza della pianta.
Stadio imperfetto
Periodo asessuale del ciclo di vita di un fungo; in tale periodo vengono prodotte solo spore asessuali (es. conidii) o non vengono prodotte spore.
Stadio perfetto
Fase di sviluppo nel ciclo dei funghi in cui si formano le spore (es. ascospore, basidiospore) dopo la divisione riduzionale del nucleo; stadio sessuale; stadio che ha la capacità di riproduzione sessuale.
Stadio preimmaginale
Stadio di sviluppo che precede la forma adulta.
Stadio vegetativo
Fase di sviluppo. Espressione vegetativa che la pianta palesa in un certo momento del suo sviluppo. Gli stadi vegetativi principali delle graminacee sono: germinazione dei semi o germogliazione delle gemme; emergenza delle piantine; stadio di preaccestimento; accestimento; raddrizzamento; levata; botticella; spigatura; fioritura; viraggio; maturazione dei semi; senescenza della pianta.
Stallatico
Ammendante. Deiezioni animali eventualmente miscelate alla lettiera o comunque a materiali vegetali, al fine di migliorarne le caratteristiche fisiche. Titolo minimo: 30% C organico s.s. Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Stame
Rappresenta la parte riproduttiva maschile del fiore delle Angiosperme. E’ costituito da un’antera e da un filamento. Gli S. possono essere monoadelfi, diadelfi, poliadelfi, sinanterici o sinfisandri.
Stame epipetalo
Situato sul petalo
Stanchezza del terreno
Complesso di fattori che determinano, nel reimpianto, alcune caratteristiche sintomatologiche a carico delle piante che sostituiscono la precedente coltura. Spesso consiste nel declino della fertilità, stress, presenza di sostanze tossiche o di parassiti. (Soil sickness)
Standard
Riferito ad una pianta, indica gli alberi di media altezza o di seconda grandezza, compresi fra i 10 ed i 18 metri e con un fusto nudo di 1,5-2 m.
Standing crop
Quantità di biomassa per area unitaria ad un dato istante
Stato fitosanitario
Condizione della pianta rispetto alle patologie di origine parassitaria o climatica
Stele
Parte centrale del fusto e della radice in cui si trova il sistema vascolare, specializzato nel trasporto delle soluzioni. Costituisce la parte più interna del cilindro centrale
Stelo
Asse di sostegno o fusticino delle piante erbacee o anche scapo delle Liliacee
Stendardo
Petalo posto sopra gli altri elementi fiorali; è il petalo più appariscente delle corolle papilionacee.
Stenofillia
Fenomeno di adattamento morfologico al clima caldo arido che determina la formazione di foglie dalla forma molto stretta e allungata
Stentata
Pianta non rigogliosa, di grandezza e vigore ridotti a causa di sfavorevoli condizioni ambientali, anche a causa di una grande varietà di agenti patogeni o fattori abiotici.
Stereoisomeri
Isomeri che differiscono tra loro solo per il diverso modo con cui gli atomi sono disposti nello spazio (configurazione) pur essendo legati tra loro in modo uguale.
Sterigma
Piccolo ramo di un’ifa, per lo più appuntito o struttura che porta una spora (conidio, basidiospora) o uno sporangio.
Sterilizzante
Sostanza che toglie ai fitoparassiti la capacità di procreare.
Sterilizzazione
Operazione, solitamente attuata con mezzi chimici o fisici, realizzata allo scopo di devitalizzare i microrganismi presenti nell’ambiente in cui si opera.
Sterilizzazione del terreno
Intervento con il quale si tende ad eliminare i parassiti ed i patogeni del terreno. Può essere attuata con l’impiego sia del vapore che dei fumiganti, nonchè con la solarizzazione.
Sterniti
Parte ventrale degli anelli addominali degli eriofioidei muniti di tergiti.
Sternorrinco
Insetto della omonima sezione dei rincoti fornito di rostro che sorge fra le zampe anteriori.
Sterolo
Alcol ciclico solido (come il colesterolo) diffusamente presente nei lipidi delle piante e degli animali.
Sterzatura
Disposizione delle branche o dei rami atta ad evitare un eccessivo, reciproco ombreggiamento ed una irrazionale distribuzione della chioma.
Stickstoff–magnesia
Concime semplice azotato (CE). Prodotto ottenuto per via chimica e contenente come componenti essenziali nitrati, sali d’ammonio e composti del magnesio (roccia dolomitica, carbonato di magnesio e/o solfato di magnesio). Titoli minimi: 19% N; 5% MgO Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Stigma
Parte del pistillo predisposto a ricevere e trattenere il polline e che, in alcune piante, impedisce la germinazione dei pollini non graditi
Stigmatonomio
Tipo di mina formata dalla larva di un insetto nei tessuti fogliari.
Stigmeide
Famiglia di acari ai cui generi Zetzellia e Agistemus appartengono specie predatrici di acari fitofagi.
Stiletto
Organo rigido, sottile e cavo dei parassiti delle piante utile per succhiare l’alimento.
Stiletto boccale
Appendice mandibolare e mascellare molto allungata che caratterizza l’apparato boccale succhiatore pungente dei Rincoti.
Stiliforme
A forma di stiletto (pugnale sottile).
Stilo
Parte fiorale a forma di ‘tubo’ che collega stigma e ovario.
Stimma
Parte del pistillo predisposto a ricevere e trattenere il polline e che, in alcune piante, impedisce la germinazione dei pollini non graditi
Stimolante
Fitoregolatore che stimola lo sviluppo delle piante, la dimensione ed il colore dei fiori, la produzione, ecc.
Stipite
Fusto indiviso, tipico delle palme.
Stipola
Appendice fogliacea, ridotta o spesso mancante, alla base del picciolo. Talvolta sono trasformate in spine (Robinia pseudoacacia). Le S. saldate tra loro formano l’ocrea nelle poligonacee
Stipola caulina
Stipola con inserzione sul fusto
Stipola picciolare
Stipola che aderisce alla base del picciolo sebbene inserita sul fusto
Stolone
Ramo basale, esile ed erbaceo, dotato di germogli, che durante lo sviluppo si appesantisce e si appoggia a terra, consentendo la radicazione dei germogli (Fragaria, Phalangium, Viola).
Stolone
Ramo basale, esile ed erbaceo, dotato di germogli, che durante lo sviluppo si appesantisce e si appoggia a terra, consentendo la radicazione dei germogli (Fragaria, Phalangium, Viola).
Stolonifera
Pianta i cui fusti radicano man mano che si espandono.
Stoma
Apertura microscopica disposta su tutte le parti erbacee della piante, ma soprattutto sulla pagina inferiore delle foglie. Permette gli scambi gassosi; possono essere acquiferi o aeriferi. E’ formato da due cellule reniformi.
Stoppia
Base dei culmi dei cereali che residuano nel terreno dopo la raccolta.
Strain
Insieme delle modificazioni indotte da uno stress in un organismo.
Stratificazione
Divisione di una comunità in strati distinguibili sulla base della temperatura, umidità, luce, struttura della vegetazione, ed altri fattori simili che creano zone per differenti tipi di piante e animali. Tecnica consistente nel mescolare semi con materiale umido e nel mantenerli in opportune condizioni di temperatura allo scopo di conservarli vitali e/o di stimolarne la germinazione. Lo stesso termine può essere usato anche per indicare un analogo trattamento applicato alle marze ed alle talee per conservarle
Stratigrafia
Parte della geologia che attraverso lo studio delle rocce sedimentarie tende a ricostruire il ciclo evolutivo della Terra nella sua fase geologica.
Stratigrafia di un terreno
Gli strati di un sottosuolo.
Stress
Ogni causa di origine fisica, chimica o meccanica capace con la sua azione prolungata di esercitare sull’organismo uno stimolo dannoso, provocandone la reazione.
Stress idrico
Condizione variabile di avvizzimento in cui la pianta perde umidità più velocemente di quanta ne assorba.
Strisciante
Portamento di una pianta, di rami, di stoloni o di fusti sdraiati che si sviluppano sul terreno in senso orizzontale
Strobilo
E’ l’asse fertile maschile o femminile, tipico delle conifere. Caratteristico organo tondeggiante o allungato costituito da un asse che porta molte squame sovrapposte ai margini (embricate), che a maturità portano il polline o gli ovuli e poi semi. Il cono femminile dopo i processi della fecondazione degli ovuli che si trasformano in semi, dà origine alla struttura lignificata, nota come pigna (Thuja, libocedro).Con questo termine si intende anche la porzione terminale degli abbozzi caulinari delle gemme.
Stroma
La trama fondamentale di un organo, di un tessuto o di una cellula. Si indica anche la massa compatta di ife fungine specializzate (con o senza tessuti dell’ospite o substrato inglobati), talora in forma simile agli sclerozi, nella quale o sulla quale vengono prodotti corpi fruttiferi e/o spore
Strozzatura
Costrizione del tronco o delle branche attuata per mezzo di una stretta legatura.
Struttura del terreno
Organizzazione e distribuzione nello spazio delle singole particelle in aggregato del terreno. E’ determinata dal modo di associarsi dei suoi costituenti: sabbia, limo, argilla e sostanza organica. (Soil structure)
Struttura di un bosco
In selvicoltura è il modo con cui le piante costituenti un soprassuolo forestale si distribuiscono tra di loro per classi di età o di dimensione o per altri caratteri
Struttura glomerulare
Il terreno è formato da particelle primarie: queste sotto l’azione di diversi fenomeni possono agglomerarsi tra loro con una cementazione momentanea teoricamente rapportabile a forme sferiche. Tra queste particelle glomerulari secondarie si formano dei meati comunicanti attraverso i quali passa l’aria e la soluzione acquosa del terreno. La perdita della struttura glomerulare dà luogo di conseguenza ad un ambiente asfittico.
Struttura trofica
Organizzazione di una comunità basata sul numero dei livelli di alimentazione o di trasferimento di energia
Strutturazione
Organizzazione in forma gerarchica delle strutture elementari delle piante.
Studio fitopatologico
Insieme di valutazioni volte a valutare lo stato fitosanitario delle piante.
Sub-
Alla lettera, sotto, ma anche quasi. Es. subatròfico: quasi atrofico.
Sub-conico
A forma di cono rovesciato.
Sub-digitato
Che ha delle suddivisioni come dita diramate da un centro comune.
Sub-epidermico
Elemento od organismo che è collocato subito sotto all’epidermide
Sub-laterale
Detto di getto laterale che si sviluppa su un altro getto laterale.
Sub-microscopico
Troppo piccolo per essere visto con un normale microscopio (ottico) di laboratorio.
Sub-specie
Unità geografica di una popolazione specifica distinguibile sulla base di alcuni caratteri morfologici, comportamentali o fisiologici
Suberificazione
Processo di modificazione delle membrane delle cellule vegetali, caratterizzato dalla comparsa in esse di suberina, sostanza impermeabile ai gas e ai liquidi che porta le cellule alla morte.
Suberosi
Sintomo caratterizzato da una eccessiva produzione di sughero.
Suberosità
Aspetto assunto da un organo i cui tessuti ricordano quelli del sughero.
Sublimazione
Passaggio diretto di una sostanza dallo stato solido a quello gassoso, senza passare dallo stato liquido.
Substrati acidi
Terreni contenenti in prevalenza ioni acidi di idrogeno (H+) rispetto agli ioni basici (OH). Il pH è inferiore a 6,5.
Substrati di coltivazione
Materiali diversi dai suoli in situ, dove sono coltivati vegetali. Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Substrato di coltivazione base
Substrato di coltivazione. Prodotto solido costituito dalle seguenti matrici:- Ammendante vegetale semplice non compostato- Ammendante compostato verde- Torba acida- Torba neutra- Torba umificatada sole, miscelate tra loro e/o con:- Letame- Letame artificiale- Leonardite- Lignitee con:- Argilla- Argilla espansa- Lapillo- Lana di roccia- Perlite espansa- Pomice- Sabbia- Tufo- Vermiculite espansa- Zeoliti- Prodotti ad azione specifica- Correttivi- Concimi Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Substrato di coltivazione misto
Substrato di coltivazione. Prodotto solido costituito dalle seguenti matrici:- Ammendante vegetale semplice non compostato- Ammendante compostato verde- Torba acida- Torba neutra- Torba umificatada sole, miscelate tra loro e/o con:- Letame- Letame artificiale- Leonardite- Lignitee con:- Argilla- Argilla espansa- Lapillo- Lana di roccia- Perlite espansa- Pomice- Sabbia- Tufo- Vermiculite espansa- Zeoliti- Prodotti ad azione specifica- Correttivi- Concimi Definizione tratta dalla normativa vigente (D. Lgs. 217/2006)
Substrato di radicazione
Materiale come la torba, la sabbia o la vermiculite in cui si pongono le talee a radicare.
Substrato subacido
Substrato con pH tra 5 e 6,5
Subulato
Forma conico-allungata (più largo alla base, e via via più sottile fino a terminare in una punta (a forma di punteruolo).
Successione allogenica
Cambiamento ecologico o sviluppo della struttura di specie all’interno di una comunità causato da forze estreme quali il fuoco, l’uragano etc.
Successione primaria
Colonizzazione da parte di specie vegetali di un’area priva di vita e progressivo spostamento verso una comunità stabile (climax).
Successione secondaria
Sostituzione di una comunità da parte di un’altra in seguito ad un disturbo
Succhione
Ramo vigoroso, derivato da una gemma avventizia o latente sul tronco o sulle branche
Succulenta
Pianta che ha sviluppato certi caratteri in risposta alla mancanza d’acqua dolce e, di conseguenza, è in grado di immagazzinare quantità di acqua piuttosto rilevanti.
Suffrutici
Piante perenni nelle quali solo la parte inferiore dei rami è legnosa mentre i getti superiori sono teneri e di solito muoiono in inverno.
Suffruticosa
Dicesi di pianta nella quale solo la parte inferiore dei rami è legnosa mentre i getti superiori sono teneri e di solito muoiono in inverno.
Sughereta
Bosco di sughera, prevalente o pura o più spesso come matricina di ceduo di leccio, mista ad altre sempreverdi e/o latifoglie legnose.
Sughereta mista
Bosco ceduo misto di leccio e sughera, con presenza di matricine di quest’ultima e il concorso di altre specie sempreverdi e caducifoglie della macchia.
Sughero
Tessuto tegumentale morto prodotto dal fellogeno. Si presenta negli organi epigei e ipogei già in struttura secondaria con accrescimento in spessore. Sostituisce l’epidermide negli organi epigei e l’esoderma in quelli ipogei.
Suola di lavorazione
Sottile strato impermeabile che si forma nei terreni argillosi o limosi al di sotto dello strato lavorato
Suolo
Strato superficiale del terreno (10-100 cm di profondità) in grado di ospitare la vita vegetativa. (Soil)
Suolo alluvionale
Suolo originato dal deposito di frammenti da trasporto fluviale o alluvionale
Suolo alomorfo
Suolo caratterizzato dalla presenza di cloruro di sodio disciolto nella soluzione circolante.
Suolo bruno
Suolo evoluto a humus dolce con profilo A(B)C, calcareo se derivante da roccia madre carbonatica, oppure acido se si forma su rocce silicee, povere di carbonati
Suolo ferrallitico
Suolo tipico dei climi equatoriali, ove si verifica una rapida e spinta alterazione del substrato, con liberazione di ossidi di ferro, silice e allumina.
Suolo ferruginoso
Suolo tipico delle regioni tropicali subumide, con forte alterazione del substrato e liberazione di molti ossidi ferrici di colore rossastro
Suolo idromorfo
Suolo caratterizzato da ristagno temporaneo o permanente di acqua che provoca carenza di ossigeno.
Suolo lisciviato
Suolo evoluto con profilo ABC, con B ben evidente, caratterizzato da accumulo di colloidi, ferro, argilla e cationi
Suolo povero
Suolo contenente una bassa quantità di elementi nutritivi
Superficie di semina
Strato superficiale di terreno, lavorato o in lavorazione, destinato alla semina diretta
Superficie freatica
Livello sotto il quale il terreno è saturo di acqua sotterranea.
Supero
Dicesi dell’ovario quando è posto sopra al ricettacolo e, quindi, esterno ad esso.
Superparassita
Insetto parassita di un organismo fitofago.
Surfattante
E’ una parola composta che indica agenti attivi di superfice. Queste sostanze sono caratterizzate da una forte capacità tensioattiva e giocano un ruolo importante nella penetrazione del principio attivo nel sistema vegetale, consentendo la diminuzione delle dosi d’impiego e una costanza di risultati. Esplicano un’azione meccanica e fisica.
Suscettibile
Non immune, che manca di resistenza, che ha tendenza a contrarre l’infezione.
Suscettibilità
L’attitudine di un organismo di divenire sede di un processo infettivo.
Suture
Negli insetti le S. rappresentano le linee di minore spessore e quindi di minore resistenza presenti nell’esoscheletro tra uno sclerite e l’altro.
Suture adfrontali
Suture craniali della larva delimitanti le aree adfrontali.
Sverdimento
Trattamento dei frutti inteso a determinare la scomparsa della clorofilla dalla loro buccia.
Svernamento
Passare l’inverno in un luogo o in una condizione determinata.
Svernante
Organismo che sopravvive alle condizioni invernali.
Svernare
Sopravvivere alle condizioni invernali.
Sviluppo embrionale
Formazione dell’embrione che inizia con le divisioni ripetute del nucleo dell’uovo fecondato.
Sviluppo vegetativo
Processo normale di crescita di un organismo vegetale. Talora si riferisce alla crescita di germogli e foglie in contrapposizione alle fasi riproduttive (fioritura e fruttificazione)