Bordure di erbacee e piccoli arbusti
Era stato creato un nuovo stile, che mirava a coltivare i fiori con un effetto di naturale spontaneità, «dipingendo» nel giardino un susseguirsi di forme e colori attentamente accostati, per delimitare sentieri, costeggiare muri e riempire prati. Bordure lunghe anche 50-60 metri e larghe 4-5, costituiscono da allora la spina dorsale dei grandi giardini inglesi di quell’epoca, che, grazie a morbidi giochi prospettici basati su colori e sfumature, sono del veri e propri acquerelli viventi.
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Una ricca bordura formata da Helicrisium (a fioritura gialla), Galtonia candicans (bulbosa a fioritura bianca), Agapanthus (le inflorescenze tondeggianti di colore blu), Centaurea (a fiori gialli) e Schizostalys coccinea. | Digitalis purpurea. |
L’effetto di apparente informale casualità proprio della bordura mista è stato presto tanto apprezzato e amato dal pubblico, da essere ricreato, in dimensioni ridotte e semplificato, in qualunque piccolo giardino, anche solo in un angolo o lungo i bordi di un praticello, come è facile vedere in qualsiasi paese della campagna inglese.
L’utilizzo del colore nell’architettura dei giardini ha subito importanti cambiamenti, soprattutto in Inghilterra: allo stile vittoriano, che amava aiuole geometriche dai colori sgargianti, si affiancò una nuova corrente, che sosteneva l’accostamento di colori in gradazioni armoniose, e la necessità di una maggiore naturalezza.
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La composizione si basa su un delicato equilibrio delle sfumature del verde: si alternano le foglie carnose di Bergenia cordiflora (in basso in primo piano), Helicrisium petiolare variegata e il Phlomis italica. | L’aspetto naturale e quasi selvaggio è dato dalla massa bianca di Argyranthemum frutescens canariense che incornicia Rudbeckia. |
Nell’800, infatti, erano di moda le piante esotiche, coltivate come annuali in serra e poi trapiantate nella, bella stagione, per una esuberante ma breve apparizione, in intricati disegni dai rigidi contorni: Tagetes e Calceolaria giallo arancio, Lobelia blu intenso e Salvia rossa, in stridente dissonanza. Le piante autoctone, erbacee perenni e aromatiche, erano considerate banali e coltivate perlopiù negli orti, per avere fiori recisi per la casa e profumi per la cucina.
Verso la fine del secolo, però, cominciò a diffondersi una nuova concezione di bordura fiorita: un acquerello del 1845, per esempio, raffigura la bordura erbacea, ancora un po’ formale, del giardino di Arley Hall, nel Ceshire, anche se le piante che la costituiscono erano coltivate in Inghilterra già nel 1700. Fu però solo grazie al giardiniere William Robinson, paladino di uno stile inglese e naturale, acerrimo nemico dello schematico stile vittoriano, che si affermò davvero l’uso di piante erbacee autoctone per costeggiare sentieri e muri e delimitare i prati, in un tripudio «casuale» di fiori, paragonabile ad un arazzo vegetale dai colori affini, in macchie e strisce di sfumature in gradazione, che si intrecciano e si sovrappongono, in modo che più colori s’incontrino contemporaneamente. Simile, da lontano, a un’onda fiorita, resa vibrante dall’accavallarsi di masse di fiori, trame e tessiture e dai giochi di luce tra questi, in una continua trasformazione delle essenze presenti durante la stagione. Chiusa alle spalle da un muro o da una siepe sempreverde tosata con cura, per esempio di tasso o ligustro, la bordura si articola in piani successivi, secondo un’altezza decrescente, come le quinte di un teatro. Creare un effetto di questo tipo, nonostante la casuale naturalezza che esso evoca, non e pero semplice, perché richiede una attenta progettazione per la scelta delle piante e della loro collocazione, e molte cure di manutenzione. li risultato finale sarà tanto migliore quanto più fitta e prolungata sarà la stagione di fioritura, in modo che non si debba vedere mai il terreno nudo, se non d’inverno. E’, necessario, quindi, scegliere le piante in modo che man mano che appassiscono, altre ne prendano il posto, ma conservando l’armonia cromatica, anche se i colori predominanti mutano nel corso della stagione.
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Phlox paniculata. | Hosta fortunei, preziosa specie per le composizioni. |
FOGLIAME GRIGIO E GLAUCO
Achillea filipendulina |
PIANTE DA FOGLIA
Ageratum houstonianum |
Una bordura di sole erbacee perenni e rustiche, tuttavia, richiede un impegno eccessivo (continui trapianti, sarchiature ed eliminazione di erbacce, lavorazione accurata e profonda del terreno all’impianto, concimazioni ed irrigazioni e lascia il terreno spoglio troppo a lungo: le piante erbacee perenni, infatti, sono raramente sempreverdi, ma si seccano durante l’inverno per poi rispuntare a primavera e fiorire in estate. E’ necessario, inoltre, decidere se scaglionare le fioriture nella stagione, oppure concentrarle in un unico periodo, per ottenere quindi una vera e propria esplosione di colori, da maggio a luglio o da luglio a settembre. Lo stesso Robinson, del resto, aveva sostenuto, per ovviare a questi problemi, la necessità di integrare la bordura di erbacee con alberi, arbusti, rampicanti e bulbose, sostenuto dalla famosa Gertrude Jeckyll (1843-1932), pittrice e giardiniera. La bordura di erbacee, però, ebbe una grande fortuna e fu solamente dopo la seconda guerra mondiale, quando permettersi una squadra di giardinieri divenne privilegio di pochissimi, che venne finalmente apprezzato davvero il «mixed border».
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Peonia erbacea. | Artemisia, dal fogliame grigio, Yucca ed altre specie dal fogliame decorativo, sono importanti per la definizione delle aiuole. |
Oggi le dimensioni della bordura, erbacea o mista, si sono molto ridotte, ma, anche se il giardino è piccolo, curando bene le proporzioni tra i volumi e gli accostamenti dei colori, si ottiene un effetto comunque incantevole. Il modello tradizionale della bordura mista e rettangolare, ma può essere anche circolare o ad angolo, a seconda della disponibilità di spazio, purché si abbia un’ampiezza minima di 1,5 m, necessaria per creare masse di fiori sufficientemente grandi. Varietà nane di garofani, papaveri, campanule, dalie, potentille, Phlox ecc., oggi in commercio, permettono inoltre di sfruttare anche piccoli spazi e riducono la profondità dei lavori di preparazione. Si possono ottenere bordure in miniatura ma ugualmente efficaci. Sempreverdi e piante a foglia ornamentale dallo sviluppo contenuto, come Hosta, Bergenia, le lanuginose Senecio, Stachys e Santolina, assicurano colore e consistenza quando le altre non sono fiorite e fanno «da spalla» durante l’estate. Tenuti presenti poche regole e i limiti strutturali inevitabili, però, la creazione di una bordura dipende veramente solo dal proprio gusto personale, dalla fantasia e dall’estro di ognuno di noi. Per ottenere un buon risultato, infatti, dobbiamo improvvisarci pittori e giardinieri al tempo stesso, e armarci anche di un po’ di pazienza, sia per lasciar crescere le piante che per rimediare a possibili errori, prima che i nostri sforzi si traducano davvero in quello spettacolo sorprendente e mutevole che è un bordo misto in piena fioritura.
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Rosa banksiae ‘Lutescens’. |
L’aspetto più importante nell’impianto di una bordura mista è comunque la sequenza dei colori: la sua creazione richiede davvero l’elaborazione di nozioni di pittura e di giardinaggio: non a caso Gertude Jeckyll sviluppò le idee di Robinson basandosi sulle nuove tendenze artistiche sull’uso dei colori (erano gli anni dell’Impressionismo) e, avvalendosi della collaborazione dell’architetto Edwin Lutyens, creò giardini simili a quadri. I pittori impressionasti avevano cercato di capire e riprodurre i segreti di quella impalpabile e inafferrabile magia che è «l’apparire degli oggetti» e ancora di più il loro cangiare sotto la luce. La natura, di fatto, altro non fa che dipingere, utilizzando come pennello proprio la luce: essa si riflette o viene assorbita dai pigmenti e si rifrange addolcendosi e incupendosi sulle trame dei tessuti vegetali. Nessun colore apparirebbe senza la luce e nessuno può essere visto da solo, ma sempre in relazione ad un altro che gli è vicino, a seconda del momento della giornata e quindi dell’intensità luminosa.
Così vediamo mutare i colori, le trasparenze e le proporzioni di un giardino dall’alba al tramonto e con il trascorrere delle stagioni, come ben sapeva Monet, che si tormentò per dipingere il suo mille volte, in ore e mesi diversi. Nel progettare un giardino, e soprattutto una bordura, possiamo quindi giocare con i colori, come con la tavolozza di un pittore, sfruttando contrasti e affinità, purché si rispetti l’equilibrio tra le proporzioni: in lontananza i colori tendono ad amalgamarsi, per cui sono più efficaci chiazze o meglio ancora fasce di piante dello stesso colore, facendo attenzione agli accostamenti. Masse di fiordalisi blu e papaveri rossi, per fare un esempio, sono molto attraenti visti da vicino, ma da una certa distanza si mescolano in un’unica immagine violacea.
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I colori caldi hanno un maggiore potere visivo di quelli freddi, per cui è consigliabile ridurre le dimensioni dei gruppi di fiori dalle tonalità accese, smorzandole con zone più estese di colori tenui. Piccole pennellate di colori caldi, infatti, hanno la stessa forza di una grande macchia blu o viola. Ricordiamoci poi che i gialli, i rossi e gli arancioni riducono le distanze perché risaltano subito agli occhi, mentre i blu, i viola e tutti i colori freddi e quelli tenui conferiscono profondità e allargano i confini. Le foglie verdi e grigie, invece, accentuano i contrasti e illuminano i colori spenti, come il viola polveroso, e fanno risaltare quelli chiari e opachi. Evitati alcuni errori (per es. giallo acceso e viola scuro, mentre funzionano giallo chiaro e viola, perché si accendono a vicenda; verde e rosso nelle stesse proporzioni, perché stancano la vista: meglio aggiungere del blu, oppure scurire il rosso o ancora preferire foglie porpora; troppi colori fanno allegria ma sono stancanti), la scelta delle piante e dei loro accostamenti è in definitiva personale: Gertrude Jeckyll, per esempio, amava i giardini e in modo particolare le bordure fiorite, di un solo colore, soprattutto sui toni sfumati e nebbiosi. Sono famose le sue elegantissime bordure di fiori bianchi tra il fogliame argentato, fiori pastello e color cipria tra foglie glauche e opalescenti. Amava poi accostare i colori caldi e affini in armoniose gradazioni di intensità crescente, e utilizzava i colori freddi,come i blu e i grigi, per i contrasti o per equilibrare le tinte calde nei toni pastello. Per esempio affiancava un azzurro carico a un giallo pallido (es. Ceanothus thyrsiflorus e Rosa banksiae ‘Lutescens’), oppure creava nebulose armonie di fiori lilla e viola tenue tra fogliame grigio (es. Clematis jackmanii e Syringa vulgaris), o sui toni del rosa e del viola (Rosa ‘New dawn’ e Clematis ‘Perle d’Azur); oppure giocava con il bianco e il verde (facendo risaltare il nitore della Rosa «Iceberg» rampicante sul verde cupo del magnifico piccolo albero Garrya elliptica; accendendo la delicatezza di una rosa candida o color cipria con il verde brillante della tappezzante Alchemilla mollis).
A noi quindi la scelta finale dei fiori più adatti per il nostro giardino: per quanto esso possa essere piccolo, possiamo comunque imitare le magnifiche bordure dei giardini inglesi, semplificandone e riducendone le dimensioni fino ad adattarle allo spazio a disposizione, ma comunque provando anche noi a «dipingere» con la natura.
BULBOSE E RIZOMATOSE A FIORITURA PRIMAVERILE |
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Anemone coronarius Anemone nemorosa Anemone stellata Chionodoxa grandiflora Chionodoxa luciae Helleborus orientalis Helloborus niger Muscari Narcissus Pulsaltilla vulgaris Scilla sibirica Scilla tubergeniana |
bianco azzurro, lavanda, rosa azzurro, lavanda, rosa azzurro-viola blu chiaro rosa chiaro bianco azzurri e blu bianchi e gialli rosa, rosso azzurro bianco e azzurro |
FIORITURE DEL MESE DI MAGGIO | |
Bergenia cordifolia Bergenia purpurescens Calendula officinalis Campanula lactiflora Cistus albidus Cistus monspeliensis Cistus ladanifer Clematis armandii Euphorbia wulfenii» Iris germanica Iris pumila Iris stolonifera Paeonia lactiflora Paeonia officinalis Tulipa |
rosa rosa porpora arancio (A) azzurro lavanda rosa (S) bianco bianco (S) bianca (R) gialla azzurro giallo marrone – violetto bianco, giallo cremisi rosa, giallo, rosso |
FIORITURE DI GIUGNO | |||
Achillea filipendulina Achillea millefolium Alyssum saxatile Anthemis cupeniana Aquilegia canadensis Aquilegia vulgaris Aster farreri Astlibe x ardensii Begonia x tuberhybrida Campanula carpatica Campanula lactiflora Cistus albidus Cistus monspeliensis Cistus ladanifer Cistus medium Cistus pyramidalis Cistus persicaefolia Cheiranthus cheiri Chrysanthemum coccineum Clematis montana Coreopsis grandiflora Dianthus barbatus Dianthus chinensis e ibridi Digitalis purpurea Eremurus stenophyllus bungei Euphorbia wulfenii Filipendula hexapatala Gaillardia grandiflora Gazania x hybrida Geranium dalmaticum Ge,ranium platypetalum Gypsophila paniculata Heliopsis scabra Hemerocallis flava Hemerocallis thunbergii |
giallo rosa bianco bianco giallo limone blu, rosa, bianco violetti rosa scuro rosso, arancio, giallo azzurro, bianco azzurro lavanda rosa (S) bianco (S) bianco con unghia porpora (S) azzurro, rosa, violetto, bianco azzurro, rosa, violetto, bianco azzurro, rosa, violetto, bianco bianco, giallo, rosso bianco, rosa, rosso rosa (R) giallo brillante rosa rosa scuro rosa, bianco, porpora (P e B) giallo dorato giallo bianco giallo scuro arancio rosa violetto bianco giallo giallo arancio |
Iberis sempervirens Iberis semperflorens lris pallida dalmatica Iris kaempferi e ibridi Jasminum azoricum Jasminum polyanthum Kniphofia modesta Lathyrus latifolius Lavandula spica stoechas Lilium candidum Lilium pyrenaicum Lilium regale Lupinus polyphyllus ibridi Matthiola incana Matthiola bicornis Nepeta x frassenii Nigella damascena Paeonia lactiflora Paeonia officinalis Papaver orientale Pentestemon heterophyllus Phlox paniculata Primula japonica Primula secundiflora Primula sikkinensis Salvia argentata Salvia splendens Solanum jasminoides Scabiosa atropurpurea Scabiosa caucasica Thunbergia grandiflora Tropaeulum majus Verbascum x hybridum Verbascum thapsiforme Veronica teucrium |
bianco bianco rosa blu – viola bianco (R) bianco (R) bianco avorio rosa, bianco, porpora azzurro (S) bianco arancio bianco rosa, gialli, viola porpora lilla (A) azzurro lavanda azzurro (A) bianca, rosa porpora rosa, rosso azzurro, rosa porpora, rosa, bianco rosso rosso vino giallo chiaro bianco rosso (A) bianco, viola (R) cremisi (A) azzurro lavanda azzurro (R) giallo – arancio rosa, bianco giallo azzurro lavanda |
LEGENDA Tutte le piante elencate nelle tabelle senza precisazioni sono perenni; |
Fine prima parte