Bulbose, belle ma poco conosciute
Narcisi e tulipani in giardino fanno spesso la parte del leone, ma altre bulbose dalle forme e dal colori spesso sorprendenti meritano un posto di primo piano.

Fritillaria imperialis
Una specie dal portamento maestoso ed elegante è la corona imperiale (Fritillaria imperialis), originaria dell’Oriente, così chiamata per le infiorescenze che somigliano ad una corona imperiale. Alta fino ad 1 metro e più, ha foglie lucide, sessili, lanceolate, ondulate, verticillate, disposte nella parte basale e apicale del fusto. I fiori, riuniti in ombrelle e sormontati da un ciuffo di foglie, sono campanulati, penduli, lunghi circa 10 cm, di colore variabile dal giallo-limone al rosso-mattone. Di facile coltura, ama restare nel posto, indisturbata, per parecchi anni. Poco esigente in quanto a clima, predilige terreni fertili, sciolti, ben drenati in posizioni soleggiate o a mezz’ombra.
I bulbi, molto grossi, si piantano da settembre a novembre, alla profondità di 20-25 cm, alla distanza di 25-30 cm. Essendo alquanto delicati, è opportuno maneggiarli con cura, cercando di evitare urti e lunghe esposizioni al sole.
La moltiplicazione si effettua mediante buibilli o semi appena raccolti, in estate (luglio-agosto), è bene prelevarli quando la pianta madre è completamente secca; in questo periodo sono abbastanza grossi e ricchi di sostanze di riserva. È consigliabile piantare buibilli e semi il più presto possibile in vasi o in cassone; nella primavera successiva le piantine si possono trapiantare all’aperto in vivaio. La messa a dimora definitiva avverrà quando i bulbi saranno diventati abbastanza grossi e in grado di produrre piante fiorifere. Le piante da bulbilli fioriranno dopo 2-3 anni, quelle derivate da seme dopo 4-5 anni.
Fritillaria meleagris
Dello stesso genere è la testa di serpente (Fritillaria meleagris) originaria dell’Europa settentrionale e centrale. li nome comune le deriva dalla somiglianza dei fiori, per forma e colori, alla testa di un serpente. Alta 20-40 cm, ha foglie lineari, scanalature, appuntite, distribuite su tutto il fusto, di colore leggermente glauco. I fiori, portati da piccioli arcuati, penduli, campanulati, lunghi circa 5 cm, sono costituiti da tepali oblunghi che hanno, nella forma tipica, un caratteristico e curioso disegno a forma di macchie quadrate, disposte a scacchiera, di colore bianco e porpora (vi sono varietà a fiori bianchi, porpora, rosso-violetti, ecc.).
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I bulbi, piccoli, rotondeggianti, lobati, si piantano in autunno alla profondità di 10 cm, alla distanza di 8-10 cm, preferibilmente in terreni umidi, al sole o a mezz’ombra. Se ne può effettuare la coltura in vasi o in cassette, su terrazzi e balconi. Il terriccio da usare è preferibilmente costituito da terra comune da giardino mescolata a torba, sabbia e letame ben maturo, in parti uguali. Si moltiplica come la Fritillaria imperialis. Entrambe le specie suddette non richiedono cure particolari, ma come per tutte le piante ornamentali da fiore, è opportuno asportarne i fiori appassiti, qualora non si vogliano ottenere semi, per evitare la formazione dei frutti che sottrarrebbero preziose sostanze di riserva.
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Muscari armeniacum
Una piccola bulbosa dall’aspetto insolito è il pentolino dell’Armenia (Muscari armeniacum), originario dell’Europa sud-orientale e dell’Asia occidentale.
Somiglia ai tanti piccoli fiori di colore azzurro che, all’inizio della primavera, non è difficile incontrare nel campi e che vengono chiamati comunemente muschìni, o Pan di Cucco e che comprendono numerose specie spontanee in Italia come Muscari botryoides, Muscari comosum (i lambagioni dell’Italia meridionale), Muscari racemosum, ecc.
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Sono, queste, piante nane, rustiche, con un bell’effetto ornamentale, specialmente se coltivato in gruppi, per la creazione di macchie azzurre nei prati, nelle bordure miste, nei giardini rocciosi. Alto 20-25 cm, ha foglie lineari, canalicolate, grassette. I fiori, penduli, a forma di orci con margini bianchi, leggermente profumati, di un bel colore azzurro carico, sono riuniti in densi racemi.
I bulbi si piantano direttamente a dimora, in autunno, alla profondità di 8-10 cm e alla distanza di 10-12 cm. Richiede posizioni al sole e terreni freschi, profondi, fertili. Generalmente si dirada ogni 3-4 anni, ma solo se si infoltisce eccessivamente.