Crittogame: ruggine bianca del crisantemo
Occorre seguire con attenzione le piante di crisantemo perché durante i mesi caldi è in agguato questa malattia pericolosa. Vediamo come riconoscerla e prevenirla.
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Piante di crisantemo con i caratteristici sintomi da ruggine bianca sulle foglie
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Attacco della malattia su fiori e stelo
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Questa grave malattia che colpisce il crisantemo è chiamata «ruggine bianca» in modo improprio: infatti le vere ruggini bianche sono prodotte da funghi Ficomiceti del genere Albugo e causano la formazione di pustole bianchissime sulle foglie di varie piante ornamentali (centaurea, crucifere ornamentali, portulaca, violaciocca ecc.) con successivo disseccamento delle lamine.
La ruggine bianca del crisantemo invece è una normale ruggine il cui agente patogeno è un basidiomicete del genere Puccinia; viene così chiamata solo per distinguerla da un'altra infezione, la ruggine gialla, che colpisce la stessa pianta.
Questa patologia, prodotta appunto da Puccinia horiana, è comparsa in Italia da poco tempo (le prime segnalazioni sono del 1974) ed ha rivelato subito una grande aggressività nei confronti dei crisantemi con gravi danni per i coltivatori.
La sintomatologia comincia a manifestarsi in estate con la comparsa sulla pagina superiore delle foglie di macchie rotondeggianti decolorate, con un diametro variante da 1 a 5 mm, distribuite prima in ordine sparso poi in modo uniforme su lembo e nervature.
Sulla pagina inferiore, in corrispondenza di tali aree, più tardi si formano vescichette rotondeggianti (pustole), di qualche millimetro di diametro, di colore variante dal bianco panna al giallastro e di consistenza cerosa.
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Varietà gialla di un crisantemo coreano
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Foglie di crisantemo con le caratteristiche pustole sulla pagina inferiore
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A maturità le pustole assumono tonalità più scure e producono la formazione di concavità sul lato opposto della lamina fogliare.
Nel periodo autunnale, soprattutto con clima mite e piovoso, le pustole si estendono a fiori, boccioli e steli, invadendo quindi progressivamente tutta la pianta e producendo il blocco della fioritura, l'ingiallimento e la caduta delle foglie e, nei casi più gravi, il disseccamento delle piante.
Puccinia horiana è un uredinale a ciclo breve (microciclico) il cui sviluppo e legato alla presenza solo di teleutospore (di resistenza) e di basidiospore (di diffusione).
Le teleutospore contenute nelle pustole passano l'inverno e nel periodo primaverile germinano dando origine ad una struttura che produrrà le basidiospore; queste ultime, trasportate dal vento o dalla pioggia, si diffondono sulle piante e così inizia l'infezione. Questo fungo è un parassita obbligato con un solo ospite in quanto non risulta che colpisca specie botaniche diverse dal crisantemo.
La germinazione delle basidiospore avviene quando è presente un velo d'acqua sulle foglie, con una temperatura ottimale intorno ai 18°C.
Il periodo di incubazione della malattia oscilla tra 6 e 56 giorni, in relazione alle condizioni ambientali ed alla differente sensibilità varietale dei crisantemi. A questo proposito, attraverso le numerose segnalazioni della malattia pervenute nell'autunno 1992 da floricoltori delle provincie di Modena, Ravenna e Forlì, risulta che attualmente le varietà più colpite sono quelle a fiori di colore chiaro quali Virginia (bianco), Venus rosa (rosa tenue), Sancta (bianco), Torre Paola (rosa chiaro), Maura (giallo chiaro). Le varietà a fiore rosso, giallo-arancio e rosa intenso (quali Sublima, Matador, Maga Circe) appaiono più resistenti al patogeno e quindi più facilmente curabili.
La lotta contro Puccinia horiana infatti rappresenta un notevole problema in quanto questo fungo può manifestare resistenza ad alcuni anticrittogamici.
I trattamenti debbono essere preventivi ed iniziare già all'inizio dell'estate per terminare alla fioritura. Vari sono i principi attivi che possono essere impiegati: innanzitutto i triazoli (bitertanolo, penconazolo, propiconazolo, triadimefon), poi triforine, ossicarbossina ed infine i ditiocarbammati (maneb, mancozeb ecc.).
E' peraltro indispensabile, qualora il patogeno manifesti sintomi di resistenza ad un fungicida, che questo venga immediatamente sostituito così da evitare danni gravi alle piante.
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Particolare di foglia con grande
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Teleutospore di Puccinia horiana in fase di germinazione (2100 ingrandimenti)
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