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Entità tassonomica costituita da piante coltivate ottenute dall’uomo per selezione o miglioramento genetico, spesso moltiplicate per via agamica. Sono contraddistinte da caratteri morfologici, biologici o agronomici comuni e originate o mantenute solo in coltivazione. Questo termine sostituisce quelli di razza e di varietà [dall’inglese culti(vated) var(iety)]
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Locosistemicità
Proprietà di principi attivi, di penetrare nei tessuti delle piante ed esercitare quindi un’azione profonda.
Solfato ammonico con inibitore della nitrificazione (diciandiammide)
Concime semplice azotato (CE). Prodotto ottenuto per via chimica e contenente solfato d’ammonio e diciandiammide. Titolo minimo: 20% N Definizione tratta dalla normativa vigente (Regolamento CE 2003/2003)
Duramen
Il cuore del legno; la parte più interna, più vecchia e consistente del tronco, distinta dall’alburno anche per il colore più intenso. Tipico della parte centrale del tronco delle dicotiledoni.
Diffusato sintetico
Sostanza che distribuite in terreni infestati da nematodi incistidati ne fa emergere le larve in momenti sfavorevoli alla loro sopravvivenza.
Coltivatore
Macchina a utensili fissi (rigidi o elastici) o ruotanti comandati dalla presa di potenza del trattore e impiegata per vari tipi di lavori colturali del terreno