La cultura delle piante in Italia dal Risorgimento al Terzo Millennio
La Giornata di Studi di Orticola di Lombardia il 9 maggio 2012
La cultura delle piante e del verde ha radici profonde nel nostro paese, complici numerosi fattori storici, artistici e naturali, che hanno visto in Italia lo sviluppo di una grande tradizione agricola, la creazione di un incredibile patrimonio storico artistico di giardini, la sua fortuna come meta di un turismo colto cui si devono importanti collezioni botaniche, così come l’eccellenza delle sue produzioni florovivaistiche apprezzate in tutto il mondo. A partire da quest’anno Orticola di Lombardia intende promuovere una serie di incontri, le Giornate di Studi, che affrontino sotto diversi punti di vista, e in un’ottica dichiaratamente multidisciplinare, l’evoluzione di questa cultura che costituisce un aspetto estremamente importante dell’identità del nostro Paese, ma anche un fenomeno di costume particolarmente interessante, soprattutto alla luce del rinnovato interesse nei confronti della natura al quale si assiste in questi ultimi anni.
La Giornate di Studi di Orticola si rivolgono a studenti, professionisti del settore, semplici appassionati ma anche a studiosi delle varie discipline per creare un’occasione di incontro e di scambio, sul tema specifico della cultura delle piante, analizzata da diversi punti di vista. L’approccio multidisciplinare ha lo scopo di stimolare un dialogo tra diverse esperienze e differenti ambiti di studio, al fine di comprendere meglio l’evoluzione di un settore così importante della cultura italiana, per analizzare quanti più aspetti possibili per comporre infine un quadro generale, anche con l’ausilio dei documenti e delle opere presenti nel ricco patrimonio delle civiche raccolte d’arte.
La cultura delle piante dal ‘700 all’Unità d’Italia
a cura di Filippo Pizzoni e Margherita Lombardi
mercoledì 9 maggio 2012 alle ore 9,00 presso la Villa Reale, GAM, via Palestro 16 – Milano
Programma
09.30 In margine al dibattito del Landscape Garden in Italia tra la fine dell’Ancien Régime e l’Unità d’Italia
Margherita Azzi Visentini, Docente di Storia dell’Architettura, Politecnico di Milano
10.00 Il colore delle piante tintorie nelle manifatture preunitarie
Paola Barzanò,Docente di Decorazione, Università di Firenze
10.30 L’orto botanico di Pavia e di Brera tra fine Settecento e inizio Ottocento
Agnese Visconti, Storica della scienza e della natura
11.00 Viaggiatori e cercatori, l’introduzione di specie esotiche
Filippo Pizzoni, Architetto paesaggista e storico dei giardini
11.30 La camelia dall’oriente all’occidente: il ruolo dell’aristocrazia lombarda nella sua diffusione in Italia
Andrea Corneo, Presidente Associazione Italiana della Camelia
12.00 Leopoldo Pollack architetto di giardini, tra Neoclassicismo e Illuminismo
Ginevra Agliardi, Storico dell’arte e fotografa
Pomeriggio
14.30 Scendiamo in giardino. Immagini e società dall’Ancien Régime al Risorgimento
Stefano Zuffi, Storico dell’arte
15.00 Passeggiate e almanacchi, i giardini di Villa Reale a Monza e Villa Traversi a Desio
Franco Giorgetta, Architetto Paesaggista
15.30 Gli stabilimenti botanico-agrari nell’Italia preunitaria
Gianpiero Fumi, Docente di Storia economica, Università Cattolica del Sacro Cuore
16.00 Alessandro Manzoni tra agronomia, botanica e nomenclatura
Gianmarco Gaspari, Direttore del Centro Nazionale Studi Manzoniani di Milano
16.30 Luigi Villoresi e Giovanni Casoretti: grandi giardinieri, prolifici ibridatori
Andrew Hornung, Storico
17.00 I fiori dipinti di Francesco Hayez: quali specie e quali racconti
Luca Fadini, Storico botanico