Orchidee: il genere Herminium
Specie spontanea rara e a rischio di estinzione
Il genere comprende una quarantina di specie, quasi tutte asiatiche; in Europa ne esiste una sola, Herminium monorchis R. Brown. Linneo nel 1753 inserì questo gruppo di orchidee nel genere Ophrys per il più volte citato fatto che i fiori sono privi dello sperone.
Nel 1813 il botanico Brown creò il genere Herminium che è tuttora rimasto valido, nonostante vari tentativi di cambiare denominazione.
![]() |
![]() |
Pianta di Herminium monorchis
|
Particolare della spiga
|
Herminium monorchis
Il nome specifico monorchis, si riferisce al fatto che la pianta possiede un unico pseudobulbo. La caratteristica, comune a quasi tutte le orchidee spontanee europee di "svernare" con un solo pseudobulbo prodotto durante la stagione vegetativa, nell'orchidea monorchis è un pò diversa. La produzione di un nuovo pseudobulbo avviene, non a stretto contatto col vecchio, ma all'apice delle grosse e tozze radici; il fatto strano è che la pianta può produrre anche due o tre nuovi pseudobulbi che porteranno alla nascita di nuovi individui, un pò discosti dalla pianta madre, anche senza la propagazione attraverso i semi.
La specie ha un fusto di 10-30 cm e foglie da lanceolate ad ovali, ben sviluppate poste in rosetta basale. La spiga è fitta con fiori profumati, di colore giallo/verdognolo di forma insolita.
I sepali sono convergenti e, caso unico per le orchidee europee, sono lobati; il labello è trifido, non perfettamente perpendicolare al terreno, ma rivolto un pò da un lato.
La specie predilige i terreni con erbe medio-basse, meglio su terreno calcareo, spesso in prossimità di piccoli corsi d'acqua o in prati molto umidi, ma sempre in pieno sole.
In Italia la specie è molto rara ed è pure in forte regresso; di recente è stata ritrovata solo sulle Alpi e sulle Alpi Apuane.
Fiorisce da aprile a giugno a seconda della latitudine ed altitudine e fino a 2500 metri s.l.m.