Zantedeschia: i nemi e i sistemi di prevenzione e cura
La calla, ornamentale da appartamento e da giardino, è insidiata da alcuni patogeni soprattutto in coltura protetta. Come riconoscerli e combatterli.
Questa bella Aroidea, chiamata comunemente calla, a prevalente fioritura invernale-primaverile, viene spesso coltivata da noi in serra per la produzione del fiore reciso. Ed è in serra ch'essa manifesta talvolta alcune preoccupanti infezioni, mentre nelle coltivazioni casalinghe in vaso è raro registrare qualcosa di anormale.
Batteriosi
La malattia alla quale va spesso soggetta è una batteriosi dovuta a Pectobacterium carotovorum. Le piante si presentano ingiallite, le foglie avvizziscono o presentano necrosi del lembo, all'inizio del quale si formano tacche marcescenti che trasmettono il marciume al picciolo ed allo scapo fioraie. Anche i rizomi hanno aree marcescenti ed emanano cattivo odore.
E' indispensabile, prima d'iniziare una coltivazione importante, disinfettare i rizomi con un anticrittogamico in polvere, meglio se a base di rame, e procedere ad una rigorosa sterilizzazione del terreno col vapore o con fumiganti chimici. È utile, anche, alternare la coltivazione della Zantedeschia con altre piante per diminuire le probabilità di infezione.
Marciume radicale
La stessa disinfezione di rizomi e terreno serve a prevenire gli attacchi di un fungo del terreno, Phytophthora richardiae. Quest'ultimo parassita si riconosce per il color rosso che macchia le radici e per alcune zone infossate che si formano sui rizomi. Le piante ingialliscono visibilmente, deperiscono e muoiono.
Coltivazione in serra di Calla
Maculature fogliari
Due sono di solito i funghi che producono macchie rotonde od ovali od ellittiche sul lembo fogliare, Colletotrichum montemartinii e Phyllosticta richardiae. Nel primo caso le tacche hanno il centro più chiaro con corpi fruttiferi in evidenza, nel secondo caso le macchie sono orlate di giallo e di porpora.
Il rimedio, comunque, è lo stesso per entrambi i parassiti, cioè periodiche (ogni 8 giorni) irrorazioni con anticrittogamici adatti, zineb, ziram, maneb, metiram, captafol ecc.
Non si può fare altro che distruggere subito le piante colpite, e soprattutto evitare ch'esse servano per la riproduzione.